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Numerosi anche quest’anno gli spettacoli in programma, che saranno ospitati sui palchi del Teatro Argentina, del Vascello e del Teatro Due. Fra questi segnaliamo “La Seconda Neanderthal”, coreografia, scene e costumi di Claudia Castellucci, il 6 e il 7 novembre al Teatro Vascello, e subito dopo, “Tà-kài-tà” di Enzo Moscato, di cui Klp ha parlato recentemente perché da poco presentato al Napoli Teatro Festival.
Per Circus Klezmer, invece, due sere sembrano decisamente poche, e hanno il merito di mostrarci un Teatro Argentina sotto un aspetto diverso dal consueto: una folla di gente resta fuori in attesa, in un tutto esaurito che lascia molti insoddisfatti.
Mentre il numeroso pubblico cerca il proprio posto, gli attori sono già in scena e in platea, si arrampicano sui palchi fingendo di volersi buttare giù, e lasciando che tutto precipiti in un’allegra confusione. Anche i musicisti, che accompagneranno con le loro sonorità klezmer tutto lo spettacolo, sono già sul palco; fisarmonica, violino, clarinetto e percussioni costituiscono parte fondante dell’atmosfera leggera di cui vivrà l’intera serata.
La compagnia Aire Aire di Barcellona, composta da musicisti e attori di diverse nazionalità, tutti di grande simpatia e bravura, ci regala uno spettacolo divertente, in cui forte è l’impronta della cultura e della comicità yiddish, che si rivela in grado di coinvolgere il pubblico dall’inizio alla fine. E lo coinvolge anche da un punto di vista fisico, trascinando qualcuno sul palco e inserendolo come parte integrante della scena.
Sul filo di una storia estremamente esile si susseguono così scenette divertenti alternate a momenti di abilità acrobatica.
Forse il Circus Klezmer non ci presenta nulla di veramente originale, ed è difficile che la sua comicità si apra a quei momenti di poeticità sospesa che altre forme di circo contemporaneo sono alle volte in grado di regalarci. Eppure è un piacere vedere il teatro trasformarsi in una festa, gremito di gente che, a fine spettacolo, esce allegra e soddisfatta.
Circus Klezmer
drammaturgia Irma Borges
idea originale e regia Adriàn Schvarzstein
con Eva Szwarcer – sposa, acrobazia aerea
Emiliano Sanchez- sposo, giocoliere
Cristina Solé – paesana, acrobata
Joan Català – paesano, acrobata e giocoliere
Adriàn Schvarzstein – matto del paese, comico
musicisti Petra Rochau – fisarmonica
Rebecca Macauley – violino
Nigel Haywood – clarinetto
Quile Estevez – percussioni e suono
luci: Charly Aparicio
produzione: AIRE AIRE (Barcellona)
Le vie dei festival in collaborazione con Teatro di Roma
durata: 1h 15′
Visto a Roma, Teatro Argentina, il 17 ottobre 2012