Un’ora e mezza in cui ci si commuove, si riflette su temi quali la diversità, l’olocausto e l’amicizia di fronte alle difficoltà, in uno spettacolo dove tanta è l’intensità drammatica: a partire dal testo di Pietro Floridia fino all’interpretazione superba delle due attrici protagoniste, Micaela Casalboni e Paola Roscioli.
“Un giardino per Ofelia – Tiergartenstrasse 4”, produzione del Teatro dell’Argine di Bologna, è una pièce che riscuote ovunque un grande successo di pubblico e di critica. Con una scenografia essenziale, curata da Nicola Bruschi e composta da bauli di legno usati come tavolino, ripostiglio per salami o come schermo per proiezioni di testimonianze video, lo spettacolo racconta in modo sofferto, quasi angosciante, l’incontro struggente e tragico fra due donne nella Amburgo del ’40: la giovane disabile mentale Ofelia, che vive – dopo la morte del padre – coltivando fiori nella serra di casa, e l’infermiera nazista Gertrud, mandata a verificare le condizioni di Ofelia con il compito di sottoporla al programma TS, il cosiddetto “Olocausto minore”, che prevedeva l’eliminazione dei disabili: un progetto di “morte pietosa” con cui i nazisti soppressero oltre 200 mila disabili, mettendo a punto i metodi che avrebbero poi utilizzato per lo sterminio degli ebrei.
Lo spettacolo, un atto unico di 90 minuti con un claustrofobico ed efficace gioco di luci che sottolinea il dramma delle due protagoniste, si svolge su un duplice registro: la deposizione di Gertrud al tribunale delle forze alleate dopo la fine della guerra, e le vicende precedenti che scandiscono i momenti della storia.
Il pubblico si trova così coinvolto in questa struggente storia di amicizia e di orrori nazisti, nel percorso, ora tragico, ora tenero, di un’amicizia tra due donne che nasce nella diffidenza dovuta ai ruoli, travolta poi dal terrore della sofferenza e della morte. Alla fine Gertrud farà infatti di tutto, anche a rischio della propria vita, per salvare dalla morte la povera ed ingenua Ofelia von Plisch.
La pièce regala momenti di pura emozione, grazie all’ottima e scorrevole regia dell’autore Pietro Floridia e, soprattutto, all’interpretazione mai fuori dalle righe ed estremamente sofferta di Micaela Casalboni (l’ingenua e dolce Ofelia) e Paola Roscioli (l’inflessibile Gertud), due donne diverse aggrappate l’una all’altra nella solitudine, nelle difficoltà della guerra e nel bisogno di dare e ricevere amore.
Spettacolo essenziale e speciale, che tocca il cuore emozionando il pubblico in sala. Da vedere.
Un giardino per Ofelia – Tiergartenstrasse 4
di Pietro Floridia
regia: Pietro Floridia
con: Micaela Casalboni e Paola Roscioli
scene: Nicola Bruschi
assistente scenografa: Luana Pavani
costumi: Cristina Gamberini
video: Daniele Bonazza, Giovanni Cassano, Viviana Salvati
durata: 90’
applausi del pubblico: 2’ 00’’
Visto a Catania, Piccolo Teatro, il 14 febbraio 2009