Trascendi e sali. Il nuovo Bergonzoni s’indigna e s’impenna

Alessandro Bergonzoni
Alessandro Bergonzoni

E’ già (tra)sceso e per questo è salito, si è arrampicato in alto Alessandro Bergonzoni, talmente in alto che nei primi minuti del suo nuovo spettacolo gli vediamo soltanto i piedi mentre passeggia avanti e indietro posseduto da quelle parole che lo centrano come meteoriti impazziti. E’ lassù, e non ha nessuna voglia di scendere per toccare una terra sempre più folle, ancor più incomprensibile se vista da una prospettiva differente.
E lui, di punti di vista diversi se ne intende. E’ tutto un cambio di visione questo suo ritorno in teatro che parte in prima nazionale dall’Elfo Puccini di Milano.

“Trascendi e sali” si svolge in gran parte a leggio, al centro della scena, di fronte al pubblico. Come sempre è Bergonzoni il solo protagonista di un rave verbale impazzito che lo imprigiona in un vortice apparentemente incontrollato di parole che, poco a poco, comporranno un affresco sempre più chiaro di un mondo fuori controllo.

Sul limite di fondo della scena, un telo rosso a mezz’asta diventa una sorta di confessionale. E’ lì dietro che l’artista bolognese si trova ad affrontare alcune questioni sociali urgenti, in una sorta di fiume di sangue metaforico che gli permette di introdurre, senza abbandonare mai il flusso verbale né la verve esilarante, alcuni argomenti tutt’altro che comici, come la morte di Giulio Regeni e quella di Stefano Cucchi, l’immigrazione africana e la violenza sulle donne (temi di un’indignazione morale, prima ancora che sociopolitica, già evocata da tanti in teatro, c’è da dirlo).
La dimensione di comicità più autentica è comunque quella che domina lo spettacolo.

Al termine della performance Bergonzoni lancia un messaggio a metà tra la battuta e la realtà. Avverte che sarà l’ultima volta che il pubblico lo vedrà in quel modo. E se non sappiamo sia l’anticipo di un cambio di rotta (che non stupirebbe, viste le sue incursioni nelle più svariate forme artistiche), in camerino annuncia anche che sarà ospite di Torino Spiritualità con una performance. Difficile prevedere il percorso di un artista, per il momento rimaniamo quindi con la realtà di un ritorno apprezzato che ha conquistato svariati sold out nelle undici serate di repliche milanesi.

Trascendi e sali
regia Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi
di e con Alessandro Bergonzoni
produzione ALLIBITO Srl Unipersonale

durata: 1h 30′
applausi del pubblico: 3′ 32”

Visto a Milano, Teatro Elfo Puccini, il 13 luglio 2018
Prima nazionale

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