“Io di mestiere faccio il burattinaio” è un video-omaggio all’arte burattinesca attraverso le testimonianze di chi la mantiene in vita come mestiere.
In un viaggio denso di emozioni, dal Piemonte alla Sardegna, attraverso le interviste a 16 burattinai scopriamo questo antico mestiere insieme ai suoi maggiori protagonisti: il vercellese Eliseo Bruno Niemen con il suo Gianduia, erede della prestigiosa famiglia di burattinai ambulanti, il varesino Walter Broggini, il bergamasco Daniele Cortesi e il suo Gioppino, i veneti Gigio Brunello e Paolo Paparotto, il maestro bolognese Romano Danielli, i romagnoli Andrea e Mauro Monticelli del Teatro del Drago, il toscano Enrico Spinelli dei Pupi di Stac, erede di Carlo Staccioli e Laura Poli, i napoletani Brunello Leone con la sua allieva Irene Vecchia, Gaspare Nasuto con i suoi Pulcinella, i sardi Donatella Pau e Tonino Murru della compagnia Is Mascareddas, Patrizio Dall’Argine, che con il suo Teatro Medico Ipnotico mette in scena testi classici, e il giovanissimo Mattia Zecchi.
Ognuno di loro ha narrato, ciascuno a proprio modo, le difficoltà, l’amore e la passione per questo strano e misterioso mestiere: far diventare vivo ciò che sembra morto. Ne emerge un mondo meraviglioso che va conservato e tramandato, un modo di fare arte popolare che non ha niente da invidiare – per valore e profondità – alle altre arti.
Firmato da Mario Bianchi e Andrea Bernasconi, il video è una testimonianza di più di un’ora dedicato a chi, praticando questo nobile mestiere, dà pregio e continuità ad un’arte senza tempo.