Laura Curino, Artemisia e le altre: storie di donne diventate icone

Laura Curino (photo: Giorgio Sottile)|La Curino in scena
Laura Curino (photo: Giorgio Sottile)|La Curino in scena

Quattro donne si sono ritrovate in video per rievocare e far luce su alcune figure femminili, divenute ormai icone, legate tra loro dal martirio e dal sacrificio. L’occasione è riconducibile allo spettacolo “Artemisia, Caterina, Ipazia e… le altre”, una produzione del Festival dell’Eccellenza al Femminile di Genova. Si tratta di un monologo interpretato e riadattato nel testo da Laura Curino, esponente del teatro di narrazione tra le più conosciute della scena contemporanea, scritto dalla drammaturga Patrizia Monaco, che ha condotto il laboratorio di scrittura collettiva da cui è nato il progetto, e diretto da Consuelo Barilari.

Ecco da dove è scaturito l’incontro, presentato online a pochi giorni dalla Giornata Internazionale della Donna di oggi. Un’occasione piacevole organizzata il 5 marzo sui canali social della Compagnia di Arti e Mestieri di Pordenone. A moderare il tutto ci ha pensato Bruna Braidotti, direttrice artistica della Compagnia di Arti e Mestieri.
Quattro donne si sono così date appuntamento per raccontare la vita di altre donne che sapevano troppo e non erano disposte a stare al loro posto: Santa Caterina d’Alessandria, Artemisia Gentileschi, Ipazia, Giuditta, Lucrezia, Giovanna d’Arco; e ce ne hanno svelato la genialità, il coraggio, la forza, l’intraprendenza, la ribellione e la sapienza di un universo femminile messo a tacere troppo spesso.
Perché il loro destino è stato quello di rimanere da sole nel momento della sofferenza e della violenza e, siccome nulla unisce come l’emozione di una storia, è proprio da qui che è nata l’urgenza di riportare in vita ciò che la cultura ha taciuto o corrotto.

Fra un intervento e l’altro, sull’ideazione dello spettacolo e sul fulcro attorno a cui è stato costruito il copione, alcuni frammenti video della pièce ci hanno mostrato una Laura Curino dalla narrazione profonda, commovente e pungente. Alle sue spalle le immagini delle opere citate, che compongono su tulle una scenografia multimediale a più livelli, miscelando in maniera suggestiva teatro e arte. In rassegna le tele più celebri della Gentileschi e quelle degli artisti del ʼ500 e del ʼ600 che sono stati i suoi maestri.

Curioso è stato scoprire come il progetto sia nato da un laboratorio di scrittura collettiva, Raggi x, condotto da Patrizia Monaco sulla figura di Santa Caterina d’Alessandria, martire a cui è dedicata tra l’altro la Giornata contro la Violenza sulle Donne (25 novembre) e tra i soggetti più rappresentati dai pittori di tutti i tempi. Il gruppo ha così intrapreso un viaggio nella drammaturgia a intreccio, in cui il teatro, la poesia e l’arte figurativa si sono incontrate per dare vita alla magia di una messinscena. Un viaggio che è approdato al ritratto che, di Caterina, fece Artemisia Gentileschi con due dipinti assai celebri. Lei stessa vittima di violenza a 18 anni, fu di certo affascinata da questa figura colta, determinata, ribelle e interessata (come la stessa Artemisia) a un mestiere tipicamente maschile in una società patriarcale.

Successivamente, attraverso un gioco di suggestioni e sovrapposizioni, si è poi arrivati ad accostare Caterina a Ipazia, la filosofa pagana martirizzata in epoca bizantina ad Alessandria. E con loro ci si è avvicinate a tutte le altre donne protagoniste dello spettacolo, un insieme di figure femminili che incontra anche noi, con le nostre vite, i nostri sogni e le battaglie non ancora terminate.

La Curino in scena
La Curino in scena

Il monologo ha purtroppo dovuto interrompere la tournée che era stata organizzata per la stagione nel 2020/21 a causa della pandemia, perdendo anche date importanti a Milano e a Firenze, dove l’allestimento era previsto nella Sala Bianca di Palazzo Pitti/Gallerie degli Uffizi. Sarà comunque riprogrammato nei palinsesti alla riapertura dei teatri.

Ma in questa Giornata della Donna 2021, che ci pone di fronte a una situazione globale di emergenza sanitaria in cui, ancora una volta, le donne rischiano di pagare il prezzo più alto, proponiamo infine qualche suggerimento di lettura e riflessione che esula dal teatro ma affronta la questione femminile, nel passato e nel presente, in un immaginario dialogo con lo spettacolo:

Dacia Maraini / Chiara Valentini, Il coraggio delle donne, Il Mulino
Elisabetta Rasy, Le disobbedienti. Storie di sei donne che hanno cambiato l’arte, Mondadori
Serena Dandini, Catalogo delle donne valorose, Mondadori
Isabel Allende, Donne dell’anima mia, Feltrinelli
Chimamanda Ngozi Adichie, Cara Ijeawele ovvero quindici consigli per crescere una bambina femminista, Einaudi
Marcela Serrano, Dieci donne, Feltrinelli
Anais Ginori, Pensare l’impossibile. Donne che non si arrendono, Fandango
Dacia Maraini, Corpo felice. Storie di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va, Bur
Emma, Bastava chiedere. 10 storie di femminismo quotidiano, Laterza
Umberto Veronesi, Dell’amore e del dolore delle donne, Einaudi
Steve Biddulph, Le 10 cose di cui hanno più bisogno le ragazze per crescere libere, equilibrate e forti, Tea
Concita De Gregorio, Cosa pensano le ragazze, Einaudi

0 replies on “Laura Curino, Artemisia e le altre: storie di donne diventate icone”