“Sono orgoglioso di essere stato complessivamente per 9 anni al MET, un teatro pubblico che, in un tempo regolato da annunci e propositi, ha sempre condiviso con i soci, con i cittadini e con i lavoratori, i risultati delle proprie attività, con la massima trasparenza – sono le parole di Franco d’Ippolito, attuale direttore del Metastasio di Prato, rilasciate alla nuova riapertura dei teatri – Ho imparato in questi anni che dirigere il MET significa pensare secondo la categoria del futuro, lavorare per favorire l’incontro fra i tempi e le generazioni, sapere che essere contemporanei è innanzitutto una questione di coraggio”.
Un arrivederci che è arrivato nel presentare il programma “esserci, di nuovo”, che dal 6 maggio riapre le platee della fondazione toscana fino a metà giugno, alternando danza ma soprattutto teatro, dall’ultimo spettacolo di Emma Dante a Johan Inger, da Frosini/Timpano alle regie di Michele Sinisi e Claudio Morganti: “Vogliamo che questo ‘esserci, di nuovo’ diventi una festa del pubblico e dei lavoratori dello spettacolo e, per festeggiare, abbiamo pensato ad una Card Primavera a 39 euro, con cui sarà possibile acquistare fino a tre ingressi agli spettacoli in scena al Metastasio o al Fabbricone. Anche i prezzi dei biglietti sono speciali, pensati per la festa di riapertura, con una riduzione intorno al 20%. Infine, ai giovani delle scuole superiori che forse più di altre fasce di età hanno vissuto le restrizioni dell’ultimo anno come mancate occasioni di incontro e di nuove esperienze, sarà riservato un biglietto speciale a 10 euro”.
Ma la grande novità è proprio il cambio alla direzione, che da ottobre vedrà l’arrivo di Massimiliano Civica, regista classe 1974, che ha già alle spalle la nomina alla direzione del Teatro della Tosse di Genova nel 2007, che gli valse il titolo di più giovane direttore artistico italiano.
“Abbiamo affrontato il rinnovo della direzione serenamente – prosegue Franco d’Ippolito – prima di tutto decidendo per la continuità del progetto avviato negli ultimi anni e poi operando la scelta del nuovo direttore, senza bisogno di selezioni insufficientemente trasparenti. Lo abbiamo fatto quasi un anno prima, per assicurare al nuovo direttore un tempo di accompagnamento, affinché gradualmente assumesse piena conoscenza del suo nuovo teatro e non si ritrovasse a seguire nel primo anno programmi e progetti alla cui costruzione non ha partecipato, come è capitato a me nel 2015 e come succede quasi sempre in Italia”.
“Il Consiglio di amministrazione – aggiunge Massimo Bressan, Presidente della Fondazione Teatro Metastasio – nel mese di febbraio di quest’anno ha nominato Massimiliano Civica nuovo direttore della Fondazione per il prossimo triennio. Una scelta importante e di cambiamento – che riporta un artista al centro della nostra organizzazione – ma che emerge anche da un periodo di collaborazione che, a partire dal 2018, ha affiancato la direzione del teatro fino alla straordinaria esperienza del “Gruppo di lavoro artistico” [il GLA include 5 registi, 11 interpreti, 11 drammaturghi, 13 collaboratori artistici, 20 tecnici, 5 collaboratori e due coordinatori impegnati in 73 produzioni fra audio, video e prosa, realizzati da ottobre 2020 a maggio 2021, ndr], una nomina che si caratterizza dunque anche per la continuità con il percorso di questi anni”.
E proprio “Antigone“, traduzione e regia di Civica, produzione del Metastasio, “uno degli spettacoli più importanti della mia direzione” sottolinea d’Ippolito, sarà al Teatro India di Roma dal 10 al 20 giugno.