La settimana delle Residenze Digitali: “Uno spazio aggiuntivo per la creatività”

Hello word! di Ultravioletto
Hello word! di Ultravioletto

Dall’8 al 13 novembre la terza edizione del progetto coordinato da Armunia e Capotrave / Kilowatt con i sei finalisti

Il progetto Residenze Digitali, che nel 2020 fu una rapida reazione al dramma della pandemia grazie all’intuizione del Centro di Residenza della Toscana (Armunia e Capotrave/Kilowatt), è giunto già alla terza edizione.

Dall’8 al 13 novembre potremo assistere, rigorosamente online, alle restituzioni dei sei progetti finalisti selezionati su 104 proposte e sviluppati per sei mesi in residenza sulle varie piattaforme digitali.
Un programma curioso e stimolante, che indaga nuovi sistemi di comunicazione dell’arte e si pone urgenti riflessioni sul rapporto fra umano e digitale.

Il primo dato significativo è sicuramente la rete di partner che negli anni si sta sviluppando. Oltre all’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, il Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora e La Corte Ospitale), la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova, l’Associazione Zona K di Milano, quest’anno si sono aggiunte due altre realtà prestigiose come la Fondazione Piemonte dal Vivo/Lavanderia a Vapore e la Fondazione Romaeuropa. Sono uscite dal progetto invece, rispetto ai due anni precedenti, Anghiari Dance Hub e ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio/Spazio Rossellini.

“I dati della scorsa edizione – ci raccontano Lucia Franchi e Luca Ricci, direttori di Capotrave/Kilowatt e coordinatori di Residenze Digitali insieme ad Armunia – sono intorno ai 700 biglietti a pagamento venduti: non sono dati straordinari, ma è interessante pensare che sono gli stessi numeri della prima edizione, che si teneva in un contesto di chiusura dovuto alla pandemia, a fine 2020. Il nostro obiettivo, già nel 2021 e ancora di più quest’anno nel 2022, è quello di riconfermare questi numeri anche se, al di là di tutto questo, noi crediamo che il valore del progetto sia soprattutto nella sua volontà di stimolare gli artisti italiani (e non solo) a riflettere sullo spazio digitale e sul web come un’ulteriore forma di espressione che non sostituisce le esperienze dal vivo, ma crea uno spazio aggiuntivo per la creatività”.

Tra le sei proposte, solo due sono realizzate da realtà conosciute nel panorama teatrale contemporaneo. La prima di queste è Teatrino Giullare, storica compagnia di teatro di figura fondata e diretta da Giulia Dall’Ongaro ed Enrico Deotti.
Dall’8 fino al 13 novembre, su YouTube, sarà possibile vedere tre episodi del progetto “Drone tragico. Volo sull’Orestea da Eschilo a Pasolini” filmati, come spiega il titolo, con un drone e una videocamera a 360° concedendo allo spettatore un’esperienza immersiva che potrà vivere con cuffie VR, computer, mouse o smartphone.

L’altra realtà presente da anni nel circuito teatrale è gruppo nanou, compagnia composta da Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci e Roberto Rettura, che si occupa principalmente di progetti di danza e di ricerca sul corpo.
Domenica 13 novembre (ore 18 e ore 21) verrà trasmessa in diretta streaming “Them [immagine-movimento]”, prima tappa di un percorso che mira a coreografare sia i movimenti in scena che la loro ripresa filmica, per ampliare l’intensità del rapporto tra sguardo e coreografia.

Continuando a scorrere il programma, troviamo (dall’8 al 13 novembre) quattro puntate del film animato “La montagna del sapone” di Christina G. Hadley, artista che si muove tra l’hacking-etico e la Net Art. Particolarità del progetto, che fa riferimento alla Montagna del Sapone ovvero la borgata costruita a Roma da Mussolini dopo lo sfollamento degli abitanti dal centro storico con la promessa irrealizzata di costruire un quartiere di lusso, è l’utilizzo della piattaforma Discord, molto utilizzata dai gamers, per far interagire gli utenti.

Martedì 8 novembre (ore 21, in replica mercoledì 9 e giovedì 10) l’appuntamento è sul metaverso per una performance partecipativa dal titolo “Toxic Garden – Dance Dance Dance” progettata da Kamilia Kard, artista che concentra la sua ricerca su come l’iperconnettività e la comunicazione online abbiano modificato la percezione dei nostri corpi e delle nostre emozioni. In questa azione Kamilia e quattro danzatrici realizzeranno una coreografia che ci parlerà e reagirà agli atteggiamenti manipolatori.

Il dualismo tra la vita e la morte, la raccolta di dati dai social: su questi assi si sviluppa il progetto “Hello World!” di Ultravioletto, studio di interaction design formato da Bruno Capezzuoli, Tito Cetroni, Massimo Zomparelli, Francesco Bruno Viteri, Giulio Pernice e Laura Arcangeli. Per l’occasione è stato creato un videogioco dove vita e morte sono sullo stesso piano (appuntamento venerdì 11 alle 21).

Sarà una performance live multimediale invece, sabato 12 novembre alle ore 18, “Still Walking, on air” di BOTH industries, associazione artistica transdisciplinare composta da Matteo Taramelli, Valentin Oppermann, Stella Höttler, Jacopo Biffi, ai quali si è unito per l’occasione Martin Obrist. In un’imprecisata piattaforma di videostreaming saranno catturate istantanee dal web, con un occhio all’algoritmo e uno alla frenesia contemporanea.

Vedremo se basterà ad intercettare un nuovo pubblico. E’ questa la grande sfida di questa terza edizione, come ci hanno spiegato Lucia Franchi e Luca Ricci: “Noi pensiamo che questo nuovo pubblico non ci sia ancora del tutto, ma semplicemente per limiti nostri, nel senso che facciamo ancora fatica a intercettarlo, il che non significa che dei segnali non ci siano pervenuti. Soprattutto per i progetti provenienti da mondi diversi, rispetto a quello delle performing arts, si sono palesati spettatori appassionati di nuove tecnologie e di digitale che vanno al di fuori della rosa delle persone che sono tipicamente nostri spettatori”.

Appuntamento sul web dall’8 al 13 novembre.

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