La cantautrice fiamminga Meskerem Mees tra i protagonisti del nuovo spettacolo prodotto da Rosas
“Exit Above”, l’ultimo lavoro della coreografa fiamminga Anne Teresa De Keersmaeker, visto in occasione del Romaeuropa Festival all’Auditorium Parco della Musica, inizia con una tempesta, la stessa che, secondo Walter Benjamin nel quadro di Klee “Angelus Novus”, rappresenta il progresso.
Nel prologo un telo sottilissimo e trasparente, mosso da un enorme ventilatore, si agita e si rigonfia, crea pieni e vuoti sopra le teste immobili dei dodici danzatori, fino a dissolversi, sgonfiarsi e scomparire.
La musica è dal vivo, con il talento canoro di Meskerem Mees, cantautrice fiamminga di origini etiopi accompagnata dal chitarrista blues ed ex danzatore di Rosas Carlos Garbin.
Un assolo danzato con energia e potenza dirompente dà avvio allo spettacolo.
La connessione con la musica è sempre presente nei lavori della coreografa, specialmente quella classica, da Bach, Grisey, a Reich: “La musica è sempre stata la mia prima compagna e allo stesso tempo la mia maestra” afferma infatti Anne Teresa De Keersmaeker. Questa volta è il blues, che accende la sua creatività e quella del sound designer dei TC Matic, Jean-Marie Aerts, con cui sviluppa la sua ricerca per questo spettacolo, al suo debutto prima mondiale il 31 maggio 2023 al Théâtre National Wallonie-Bruxelles e ora nella capitale.
Il punto di partenza è lo standard “Walking Blues” di Son House, poi reso celebre da Robert Johnson, che coincide anche con la costruzione della forma coreutica, che origina dall’osservazione del semplice movimento del camminare.
I danzatori e i musicisti si muovono compatti in scena, camminano come un plotone, invincibile, avanzando nella celebrazione della forma collettiva. Individui in armonia con la collettività mostrano i denti, la lingua, le labbra ad uno schermo o ad uno specchio invisibile, come in una serie continua di selfie.
Il palco è nudo, tranne le strisce multicolore tracciate a terra che formano traiettorie incrociate, a indicare le molteplici direzioni che i danzatori percorrono. Una, cento, mille possibilità di ritrovarsi insieme, da soli, in un continuo corpo a corpo senza nessun contatto, ma con la certezza di essere un unicum.
Un crescendo che parte dalla musica, dall’ intimità del blues fino ad arrivare al ritmo incessante della techno, sfruttando quell’energia dionisiaca più simile ai rave party, spaziando dalla breakdance alla salsa al twerking.
Meskerem Mees, che ha composto gran parte dei brani, a partire dal lavoro di Robert Johnson, porta sul palco non soltanto la sua voce folk cristallina e il suono del suo sax, ma si cimenta anche in una danza fortemente espressiva.
Tutte le volte che l’artista canta non c’è spazio per la distrazione, la sua interpretazione è così intensa che tiene incollati al qui ed ora.
Solo nella prima parte si rischia di lasciarsi andare ad un accenno di torpore per la scrittura coreografica, che sembra povera di ritmo. Ma sono brevi attimi, che subito lasciano spazio ad un’intensità trascinante, capace di accorciare le distanze tra spettatori e palco: la vitalità di quei musicisti che diventano poi danzatori e dei performer, che aumentano la propria espressività tramite la voce (una danzatrice è incinta e ci si chiede come faccia ad avere tutta quell’energia dispiegata in salti, cadute, grida e giravolte), è così potente da arrivare fino alle ultime file della galleria.
EXIT ABOVE – after the tempest
Coreografia: Anne Teresa De Keersmaeker
Creato con e danzato da: Abigail Aleksander, Jean Pierre Buré, Lav Crncevic, José Paulo dos Santos, Rafa Galdino, Carlos Garbin, Nina Godderis, Solal Mariotte, Meskerem Mees, Mariana Miranda, Ariadna Navarrete Valverde, Cintia Seb?k, Jacob Storer
Musica: Meskerem Mees, Jean-Marie Aerts, Carlos Garbin
Opening text: Walter Benjamin, “On the Concept of History”, These IX
Musica eseguita da: Meskerem Mees, Carlos Garbin
Scenografia: Michel François
Disegno luci: Max Adams
Costumi: Aouatif Boulaich
Testo e liriche: Meskerem Mees, Wannes Gyselinck
Drammaturgia: Wannes Gyselinck
Direttori delle prove: Cynthia Loemij, Clinton Stringer
Coordinamento artistico e pianificazione: Anne Van Aerschot
Assistente alla direzione artistica: Martine Lange
Tour manager: Jolijn Talpe
Direttore tecnico: Freek Boey
Tecnici: Jonathan Maes, Jan Balfoort
Suono: Antoine Delagoutte
Costumista: Alexandra Verschueren assistita da Els Van Buggenhout
Vestizione: Els Van Buggenhout
Sartoria: Chiara Mazzarolo, Martha Verleyen
Produzione: Rosas
Coproduzione: Concertgebouw Brugge (Bruges), De Munt / La Monnaie (Brussel / Bruxelles / Brussels), Internationaal Theater Amsterdam, Le théâtre Garonne (Toulouse), GIE FONDOC OCCITANIE (Le Parvis Tarbes, Scène nationale ALBI Tarn, Le Cratère Alès, Scène nationale Grand Narbonne, Théâtre Garonne)
Ringraziamenti: Baptiste Alexandre, Naomie Bentein, Bert De Swert, Michel Dierickx, Steven Fillet, Nicolas Fiszman, Ann-Sofie Merlier, Miet Ongena, Tom Pauwels, Jean-Luc Plouvier, Olivier Thys, Emma Zune
Con il sostegno di Dance Reflections di Van Cleef & Arpels
Questa produzione è realizzata con il sostegno del Tax Shelter del Governo Federale Belga, in collaborazione con Casa Kafka Pictures – Belfius
Rosas è sostenuto dalla Comunità fiamminga, dalla Commissione della Comunità fiamminga (VGC) e dalla Fondazione BNP Paribas
durata: 1h 30′
Visto a Roma, Cavea – Auditorium Parco della Musica, l’11 settembre 2023