Dieci anni di Collinarea Festival

COLLINAREA08
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Collinarea 08
Innanzitutto ci sono gli spettacoli, poi i workshop e, infine, gli eventi collaterali.
Per fortuna a volte non occorre essere dei colossi (dal punto di vista economico ed organizzativo) per riuscire a portare il teatro in mezzo alla gente, tra natura e bellezze locali. Una buona rete di collaborazione e sostegno (certo, anche finanziario) può dare grandi risultati. Così anche a Lari (PI) e negli immediati dintorni, dove torna per la 10^ edizione il Festival Collinarea, al via stasera per proseguire fino al 1° agosto.

Il debutto per la manifestazione diretta artisticamente da Scenica Frammenti è affidato stasera al teatro canzone improvvisato di Andrea Rivera e Bobo Rondelli in I due terronisti. Cantiere Obraz presenterà Capricci d’amore nelle commedie di Anton Cechov per la regia di Nikolaj Karpov. Andrea Kaemmerle proporrà invece Ostaggi, in cui un’improbabile cella del sud del mondo diventa testimone di una fusione di riflessioni esistenziali. Ci sarà la Pinocchia di Stefano Benni portata in scena da Officine Culturali Controscena, Gli Amorosi di Teatro Agricolo, Scenica Frammenti con Fuochi nella notte (racconti polverosi di donne finalmente libere), Nozze miste e Memoria, Babilonia Teatri, la coreografia Nafas di Mauro Astolfi, Antonio Rezza in Pitecus

Quattro, invece, i workshop paralleli al festival:
Appunti per un Amleto di destra (dal 12 al 18 luglio a cura di Dimitri Galli Rohl)
Blob (dal 18 al 20 luglio a cura di Babilonia Teatri), laboratorio sull’accumulo di parole e la sottrazione dei gesti
Il carro dei folli (dal 25 luglio al 1° agosto a cura della Compagnia Sud Costa Occidentale di Emma Dante)
Stage di percussioni metropolitane (14, 16, 21, 23, 28, 31 luglio a cura di Giacomo Macelloni)

 

Infine: eventi collaterali? Le performances In compagnia delle mummie a cura di Cesare Inzerillo, i tre incontri di meditazione con Swami Suddhananda e il progetto 2 novembre, festa dei bambini, un laboratorio a porte aperte nelle carceri del castello che prende spunto dalla tradizionale festa siciliana, appunto, del 2 novembre.

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