Un’inquisizione troppo enciclopedica per Assemblea Teatro

giordano_bruno

giordano_brunoE’ il febbraio del 1600: dopo otto anni trascorsi nelle carceri del Sant’Uffizio, il filosofo e frate domenicano Giordano Bruno viene arso sul rogo di Campo de’ Fiori a Roma.
Eretico per aver sfidato con pensieri, opinioni e scoperte anticipatrici sulle leggi della natura e dell’universo, i rigidi dogmi ecclesiastici e l’intransigenza dell’inquisizione romana.

Nell’ambito del progetto 2008: un anno per i diritti, promosso da varie associazioni ed istituzioni della Città di Torino, Assemblea Teatro riporta in scena, come annuncia la compagnia stessa, “uno fra i titoli più importanti dell’ultimo decennio” tra quelli prodotti nella storia quarantennale del gruppo torinese.

All’interno dell’allestimento di Renzo Sicco e Lino Spadaro l’elemento più convincente ma allo stesso tempo più condizionante sembra essere l’elaborazione testuale. Essa trae origine, oltre che dagli atti del processo di inquisizione e dalle opere di Giordano Bruno, anche da numerosi studi storici sul filosofo nolano. Purtroppo, se tale caratteristica contribuisce indubbiamente a valorizzare l’operazione sotto un profilo didattico, risulta non sufficiente a donare spessore e compiutezza drammatica ad uno spettacolo che finisce per risolversi in un’oretta di discettazioni filosofiche per lo più fini a se stesse.

Mentre l’empatia stenta a manifestarsi, mi domando cosa sarebbe accaduto se, in luogo di un taglio di carattere squisitamente enciclopedico, si fosse virato, almeno in parte, su versanti più emotivi e simbolici. Certo si sarebbero dovuti affrontare i rischi della retorica e alcuni inevitabili scarti di realismo ma, forse, ne avrebbe giovato la tensione e il coinvolgimento da parte del pubblico. Le stesse prove attoriali, nonostante Giovanni Boni sorregga dignitosamente le parti del protagonista, non brillano in credibilità e, complici alcune incertezze tecniche e luci non proprio impeccabili, non aiutano a fruire dell’opera in maniera totale, oltrepassando quell’invisibile soglia che separa la finzione dal teatro.

L’ULTIMA NOTTE DI GIORDANO BRUNO
da un’idea di Renzo Sicco
regia: Renzo Sicco e Lino Spadaro
con Giovanni Boni, Marco Pejrolo, Paolo Sicco
luci: Paolo Sicco
produzione: Assemblea Teatro
durata: 1h 03′
applausi del pubblico: 1′ 50”

Visto a Torino, Teatro Agnelli, il 28 marzo 2008

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