La grande occasione (mancata) di Licia Maglietta

La grande occasione
La grande occasione
Maglietta e Maragno, protagoniste de ‘La grande occasione’ (photo: ilsitodelledonne.it)

“La sua grande occasione” e “Un letto tra le lenticchie” sono due dei dodici monologhi che lo scrittore tragicomico Alan Bennett scrisse per la celebre serie televisiva Talking Heads, andata in onda nel Regno Unito a partire dalla fine degli anni ’80 per più di dieci anni, e a cui lo stesso Bennett prese parte come attore.

L’attrice napoletana Licia Maglietta mette insieme i due monologhi e li condivide sulla scena con Nicoletta Maragno, curandone la regia e riservando per sé la parte di Susan, moglie alcolizzata di un vicario anglicano, che all’epoca fu interpretata dalla grande Maggie Smith.

In entrambi i testi, l’emozione che consuma la penna di Bennett è fatta di amara ironia. Le protagoniste sono donne comuni, voci fragili quanto spiritose e vivaci: Leslye è un’attricetta dalle grandi aspirazioni, mentre Susan una casalinga devota e frustrata.
Un gioco illusorio fatto di inganni per sé e per gli altri che, se da un lato muove alla risate per la tenace ingenuità e il tagliente sarcasmo con cui le protagoniste raccontano la propria storia, dall’altra commuove quando, una volta calata la maschera, appare evidente la condizione di donne disperatamente sole, impegnate nello sforzo di sopravvivere.

La scenografia ripropone l’ambientazione della cappella di una chiesa, scelta dalla regista perché luogo della rappresentazione: una scelta che appare un po’ troppo didascalica nel riferire quel mondo bigotto e ipocrita di “Un letto fra le lenticchie” (trovando comunque giustificazione nella battuta finale di Susan sul cattivo gusto di Dio), ma soprattutto un po’ forzata per il monologo de “La sua grande occasione”, che vede Leslye confessare la sua voglia di celebrità a due enormi piedi bianchi tronchi (forse di un angioletto o di un Gesù bambino) che penzolano dall’alto.

Il gioco tragicomico di Bennett è qui appiattito da una regia che non sostiene la parte narrativa e l’abbandona ad una visione fissa e centrale, che alla lunga risulta abbastanza noiosa. I tempi recitativi sono troppo lunghi per reggere la compresenza delle attrici sul palco che, nell’attesa di avere la parola, sono costrette a compiere gesti inutili, ripetitivi e contrari alle normali tempistiche. La stessa Maglietta, nella sua interpretazione, è poco pungente, scegliendo un eccessivo distacco e un rigore quasi accademico.
Brava invece Nicoletta Maragno nel dare a Leslye una vaporosa dialettica e nell’usare le inflessioni e i modi di dire regionali, che anche Bennett amava inserire nel linguaggio.

La grande occasione
da La sua grande occasione e Un letto tra le lenticchie di Alan Bennett
con: Licia Maglietta e Nicoletta Maragno
regia: Licia Maglietta
durata: 1h 20’
applausi del pubblico: 1’ 30’’

Visto a Mirano (VE), Teatro di Mirano, il 24 febbraio 2011

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  1. says: Klp

    nella penultima riga in effetti maragno si era trasformato in morgante. ringraziamo per l’attenzione.

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