Intinge ogni cosa di spiritualità, la Valdoca. Di paganesimo antico e fisicità primordiale che non capiamo o, potrebbe darsi, che non possiamo ricordare; per questo ne abbiamo paura.
Ah! Mondo mio!
Ti vedo nel tuo strazio d’ossa
nella fatica ci chi non ce la fa
della madre che odia i suoi bambini
nevrotici, del pane buttato sotto la tavola.
Gente che non piange
teste crollate
solitudini analizzate su un lettino
e gocce in soccorso.
In scena, nei tratti tragici dei personaggi insanguinati di Cesare Ronconi, c’è l’urlo della natura ferita a morte. Le parole di Mariangela Gualtieri accompagnano, nel loro disperato lamento di carne macellata, il turbamento di chi rimane attonito, intimorito, le mani sporche di sangue anch’egli, forse. Si avverte il dolore di quello che resta e di quello che deve ancora nascere e morire.
Non sono semplici le opere del Teatro Valdoca, in primo luogo per l’ignoto in cui affondano.
Un teatro da prendere a piccole dosi, il loro? In tal senso, il cofanetto Paesaggio con fratello rotto è un’occasione per assistere a un lavoro di intensità rara e vita brevissima. Un modo per leggerne le immagini ed elevarne, con le vibrazioni della parola, il significato.
Nel libretto, dal testo in tre lingue, le interessanti annotazioni personali della Gualtieri riguardo alla sofferta fase di creazione, e numerosi riconoscimenti da parte di alcuni tra i più autorevoli nomi della ricerca teatrale italiana.
Paesaggio con fratello rotto. Libro + dvd
di Gualtieri Mariangela, Ronconi Cesare
Luca Sossella Editore
2008
139 pp., brossura
€ 16
