Due teatri e tre mesi di spettacoli: Opera Prima è cresciuta

Opera Prima
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Formula rinnovata per il Festival Opera Prima di Rovigo. La sinergia fra Teatro Studio, da quest’anno sotto la gestione del Teatro del Lemming, e Teatro Cotogni di Castelmassa ha portato la rassegna ad assumere la forma di una vera e propria stagione teatrale. Tre mesi di programmazione e dieci appuntamenti che coincidono, inoltre, con la rinascita dell’ottocentesco Teatro Cotogni, dopo vent’anni di chiusura e la recente ristrutturazione.
Apertura affidata ai padroni di casa del Teatro del Lemming con il loro Studio su Antigone, lavoro che vedrà il debutto ufficiale nella sua forma definitiva alla Biennale di Venezia dell’anno prossimo. A questo proposito, la compagnia di Rovigo terrà un laboratorio proprio in quel di Venezia dall’8 al 13 novembre.
Il cartellone, nel quale figurano anche i precedenti spettacoli del Lemming, Nekya e Amore e Psiche, e la prima nazionale di Momo, proseguirà con Il Calapranzi dei Cantieri Teatrali Koreja, Ascanio Celestini, il gruppo francese Etxea che presenterà in prima nazionale Invertigo, testimonianza di una società ormai disumanizzata e in declino, Gaetano Ventriglia con una rivisitazione dell’Otello in chiave esistenzialista, Roberto Latini e Babilonia Teatri, in chiusura, il 23 gennaio.
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