Visionari e non, tutti invitati al compleanno di Kilowatt

Kilowatt Festival 2012

Kilowatt Festival 2012Festeggia il suo primo compleanno a due cifre il progetto “visionario” ideato dalla compagnia CapoTrave, e contemporaneamente il luogo che la ospita ne festeggia mille (l’abbazia dedicata al Santo Sepolcro e ai Santi Quattro Evangelisti è infatti documentata a partire dall’anno 1012).

All’insegna di una festa di compleanno doppia, dal 20 al 29 luglio Sansepolcro (Arezzo) sarà nuovamente invasa da un programma che mischierà teatro, musica, arte contemporanea e, speriamo, soprattutto molta gente e non solo addetti ai lavori.

Per quanto riguarda la formula che caratterizza il Kilowatt Festival, dal 20 al 22 luglio saranno presentati i nove spettacoli (tre per sera) selezionati dai Visionari, il gruppo di “normali” spettatori coinvolti ogni stagione nella selezione dei lavori.
Le compagnie prescelte quest’anno dai Visionari durante i loro incontri nelle serate d’inverno sono Biancofango, Matteo Latino – Teatrostalla, Il suonatore Jones/Argòstudio, Teatro delle Moire, Centro Teatrale Umbro/Massimiliano Donato, Schuko, Chiara Stoppa/Atir, Teatro Magro e Leonardo Diana.

Dal 24 al 28 luglio debutteranno invece le prime nazionali delle nuove creazioni di CapoTrave, Odemà, Riccardo Goretti, I Sacchi di Sabbia, Virginio Liberti e Matteo Fantoni/Teatro Insonne, Cinzia De Lorenzi, Compagnia Arearea/Valentina Saggin e il trio foscarini:nardin:dagostin. A cui si aggiungeranno le anteptime delle compagnie La Fabbrica e Psicopompo Teatro.

Per festeggiare il suo compleanno tondo, Kilowatt ha inoltre organizzato per il 25, 26 e 27 luglio “be spectACTive!”, un incontro internazionale a cui sono stati invitati i direttori di teatri e festival europei che, nei rispettivi Paesi, stanno realizzando progetti innovativi di coinvoglimento attivo degli spettatori nella scelte di programmazione.

Nello specifico, saranno presenti il National Theatre of Wales di Cardiff per il programma Assembly (una sorta di Assemblea permanente in cui ogni anno i cittadini di Cardiff, attraverso un voto democratico espresso on line, scelgono otto progetti tra una ventina di proposte site-specific, che poi vengono realizzati da artisti professionali tra pub, giardini, supermercati, fattorie e altri spazi non teatrali); il Contact Theatre di Manchester (un teatro dedicato alla produzione artistica con specifico riferimento ai giovani e quindi alla loro intrinseca propensione all’utilizzo di social-digital networking); lo spagnolo MOV-S (un processo di lavoro collettivo attraverso il web che coinvolge professionisti, spettatori e appassionati di danza e culmina ogni anno in un incontro di lavoro in una città spagnola diversa); la Comédie de Reims (che ha ideato e coordinato la nascita di un network di giovani spettatori europei denominato YPAL, Young Performing Art Lovers); DanceMe dei milanesi PeryPezye urbane (un progetto di ricerca cross-mediale sulle arti performative che si realizza grazie a una rete di giovani creativi e una piattaforma web); lo svedese Intercult (centro di produzione e ricerca indipendente che promuove Corners, un progetto interdisciplinare che coinvolge diverse organizazioni europee e sta sviluppando forme di creazione artistica transnazionale attraversando i temi della Community Art e dell’Audience Development); il festival tedesco Ruhrtriennale (che promuove il progetto Children’s Choise Award, in cui i critici sono i bambini); Festiwalla, organizzato dall’associazione Grenzen-Los! (è il cuore dell’azione portata avanti nel quartiere periferico di Moabit nella capitale tedesca; l’obiettivo è rendere artisticamente attivi un ampio gruppo di giovani adolescenti e post-adolescenti del quartiere, con speciale attenzione agli immigrati); e infine lo spazio Kretakor di Budapest, fondato e diretto dal regista ungherese Arpad Schilling, enfant prodige della scena europea.

Spazio anche ad altre due significative esperienze italiane: la neonata Casa dello Spettatore di Roma, e gli Spettatori Erranti di Arezzo, dove un gruppo di 30 spettatori di Arezzo viene autoresponsabilizzato nella scelta di una dozzina di spettacoli da vedere durante l’anno tra i cartelloni della provincia; una volta compiuta la scelta, gli spettatori vengono condotti in pulman da un teatro all’altro per vederli e incontrare, prima o dopo le esibizioni, gli artisti.

“be spectACTive!” sarà preceduto il 24 luglio dal convegno Sansepolcro Città del Contemporaneo, un dialogo tra rappresentanti politici, imprenditori locali, artisti, operatori e manager della cultura mosso dall’obiettivo di immaginare insieme come possa crescere un settore strategico per l’economia come quello della cultura del contemporaneo. Entrambi gli incontri saranno aperti al pubblico.

In programma anche il film “L’Isola di Kim Ki Duk” musicato dai Ronin, la consegna del premio Kilowatt-Ubulibri (assegnato a Silvia Bottiroli, reduce dal festival di Santarcangelo), mostre d’arte e workshop dell’artista Filippo Berta e del fotografo Luca del Pia, aperitivi e dj set. La chiusura, il 29 luglio, sarà invece affidata ai concerti di Saluti da saturno e Paolo Benvegnù.

A contorno di tutto questo, e affinché davvero si cerchi di unire il luogo e i suoi abitanti all’evento artistico, i cittadini di Sansepolcro avranno la possibilità di invitare a pranzo, a casa propria, una compagnia presente al festival, creando un’occasione di dialogo informale sullo spettacolo, curiosando nella vita degli artisti e scoprendo qualcosa di più sul teatro contemporaneo al di fuori dei luoghi in cui si è solito parlarne, ossia in contesti familiari (e stavolta nel senso più letterale del termine!).
 
 

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