PopEconomy: tra una crisi e una banca (etica) ci sta il teatro

Alberto Paglierino in PopEconomy
Alberto Paglierino in PopEconomy
Alberto Paglierino in PopEconomy
Se l’economia fa girare il mondo, il teatro può far “girare” l’economia. Specie se diventa un valido strumento di marketing bancario.

E’ questo il caso del fortunato – è il caso di dirlo – “PopEconomy” che preferisce il pubblico eterogeneo di circuiti non teatrali e gira l‘Italia in lungo e in largo affrontando  un tema “caro” a tutti: la crisi economica.

Attraverso un buon lavoro di ricerca e studio, Alberto Pagliarino, attore del Teatro Popolare Europeo, e Nadia Lambiase, dell’ufficio progetti di Banca Etica, hanno creato, grazie anche alla collaborazione Del giornalista Paolo Piacenza e di Roberto Burlando (docente universitario), una drammaturgia che racconta con chiarezza e semplicità i meccanismi di un sistema economico malato, che dal crollo della Lehman Brothers del 2008 ha portato tutti all’attuale situazione di crisi.

Il progetto nasce quindi da una stretta collaborazione fra Teatro Popolare Europeo di Torino e Banca Popolare Etica, che in veste di co-produttore sostiene attivamente la distribuzione dello spettacolo attraverso la propria rete di G.I.T (Gruppi di iniziativa territoriale). Lo spettacolo viene così offerto gratuitamente alla cittadinanza.

“PopEconomy – Da dove allegramente vien la crisi e dove va” si presenta come una conferenza spettacolo per non esperti, attraverso la quale l’azienda bancaria, in “maniera etica”, fa pubblicità a se stessa – anche se questo risulta veramente chiaro solo a fine spettacolo.

Strumento di marketing etico o meno, il progetto teatrale, ospitato in questo caso all’auditorium Stefanini di Treviso, è comunque ben fatto e riesce a rendere l’economia una materia quasi piacevole e alla portata di tutti i presenti in sala.

Alberto Paglierino conduce la conferenza utilizzando il linguaggio semplice e immediato della narrazione, ha una buona mimica e sa dosare bene leggerezza e complessità, intervallando al “racconto economico”  immagini e racconti personali della propria famiglia. E’ bravissimo ad agganciare il pubblico, che fin da subito partecipa con domande e risposte alla conferenza, riuscendo attraverso divertenti trovate a portare la complessità macroeconomica all’interno della semplice “microvita” domestica.

Nel prossimo futuro gli ideatori hanno intenzione di trasformare il progetto in una versione 2.0, aggiornando il testo e utilizzando altre piattaforme come il web, la radio o il fumetto per raggiungere un pubblico sempre più vasto ed essere veramente alla portata di tutti.
Del resto termini come bolla finanziaria, mutui subprime, titoli tecnoligici, inflazione etc… non sono sempre chiari a tutti, e dato che, come si dice, è l’economia a far girare il mondo, meglio a questo punto capirci qualcosa.

Pop Economy. Da dove allegramente vien la crisi e dove va
produzione: Teatro Popolare Europeo e Banca Popolare Etica
di: Alberto Pagliarino e Nadia Lambiase
con: Alberto Pagliarino
regia: Alessandra Rossi Ghiglione
durata: 50′
 

0 replies on “PopEconomy: tra una crisi e una banca (etica) ci sta il teatro”
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *