Un giorno d’estate. Jon Fosse, attraente e minimalista per Binasco

Un giorno d'estate
Un giorno d'estate
Callegari, Bertelà e Fracassi (photo: Marco Mona)

È stato presentato in prima nazionale al Piccolo Eliseo Patroni Griffi di Roma il nuovo spettacolo di Valerio Binasco prodotto dall’Eliseo in collaborazione con lo Stabile di Torino.
Il regista ligure, alla sua terza prova con il drammaturgo norvegese Jon Fosse, mette in scena Un giorno d’estate, testo cupo, duro, che analizza la solitudine e la melanconia di una coppia di amanti.

La storia è presto detta: un’anziana signora ricorda un episodio di molti anni prima, quando suo marito partì per andare in barca e non tornò mai più a casa.
Parlando con una vecchia amica resuscitano così i ricordi del trasferimento in una casa sui fiordi, fuori dalla città, per vivere un idillio amoroso destinato a finire tragicamente. Il tempo del presente e quello del ricordo si sovrappongono in un testo di indiscussa qualità dove i protagonisti sono descritti attraverso dialoghi eccellenti.

In scena gli ottimi attori danno credibilità ai personaggi: la protagonista anziana che racconta (una struggente e convincente Elena Callegari), la sua amica sia anziana che giovane (Federica Fracassi trasformista, mai banale, perfetta nella parte), la protagonista da giovane (una pimpante e poi disperata Sara Bertelà), il marito (Emiliano Masala, intensa la sua breve ma toccante apparizione) e il marito dell’amica (Fabrizio Contri al quale tocca il ruolo più brillante, quasi comico).

Al cospetto di questi eccellenti attori, Binasco mette in scena una rappresentazione asettica, minimalista, di sottrazione, dando enfasi alla musicalità delle parole e confidando nel contributo fondamentale dell’aspetto visivo. La scena è una stanza vuota con quattro sedie, quasi un luogo di reclusione, incastonato in una cornice che fa sembrare il tutto un quadro o uno schermo cinematografico. In questo quadro, che crea una barriera con il pubblico, sembrano a loro agio i fantasmi di Fosse, che si disperano convinti e agghindati con vestiti color pastello.

Uno spettacolo incentrato sulla potenza di un testo che smaschera le difficoltà di relazione e di adattamento dell’uomo contemporaneo, e che regge grazie anche alla bravura di un cast di attori sapientemente selezionato e ottimamente miscelato. “Gli attori sentono che devono fare un gioco duro con se stessi. E questo li fa ridere e piangere moltissimo – scrive Binasco nelle note di regia – Il regista assiste invidioso eppure al sicuro nel buio della sala, e non deve fare niente se non del suo meglio per creare, rispettare e far rispettare il silenzio. Questo suono dolcissimo che attraversa come un fantasma i drammi di Fosse e che solo a teatro è possibile ascoltare”. Affascinante, cerebrale e non facile da digerire.

UN GIORNO D’ESTATE
di Jon Fosse
adattamento drammaturgico: Valerio Binasco
regia: Valerio Binasco
regista collaboratore: Nicoletta Robello
con: Sarà Bertelà, Elena Caligari, Fabrizio Contri, Federica Fracassi, Emiliano Masala
scene e luci: Nicolas Bovey
costumi: Sandra Cardini
produzione: Teatro Eliseo in collaborazione con Fondazione Teatro Stabile di Torino
durata: 1h 02’
applausi del pubblico: 1’ 25’’

Visto a Roma, Piccolo Eliseo Patroni Griffi, il 12 novembre 2008

Join the Conversation

No comments

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. says: paola

    ciao scusa per la richiesta magari fuori luogo, ma potresti mica mandarmi la foto in un formato migliore? cerco le foto di questo spettacolo da mesi e all’eliseo non mi hanno nemmeno risposto!…spero che tu mi possa aiuitare, ti lascio la mia mail: paola2211@libero.it
    grazie mille
    Paola