In questi ultimi anni ho conosciuto tanti artisti. Tanti presunti tali, forse davvero troppi.
Troppo spesso presuntuosi. Troppo spesso convinti di avere la verità in mano.
Troppo facili a falsi sproloqui e poveri di tutto il resto.
E ho capito che per me l’essere “artista” deve iniziare molto prima di salire sul palcoscenico.
Molto prima dei cachet, delle repliche, degli applausi.
Molto distante dalle finzioni e dalla spocchia imperante.
Monica Bonetto era prima di tutto una donna.
Ed era intelligente. Colta. Preparata. Una donna dolce e forte.
I suoi spettacoli erano piccole perle nate da un lungo pensare, da un approfondito studiare.
Per questo arrivavano al cuore. Dritti lì. Senza inganno.
Perderla è un dolore immenso. Per me è il dolore di non poter più chiacchierare con un’amica, confrontarmi, ed imparare.
Perché trovare belle persone oggi è davvero raro, e Monica era un esempio di coerenza e trasparenza.
Ci mancherai tanto.
Monica Bonetto ci ha lasciato ieri, 19 aprile 2017 alle 17.30, a soli 53 anni.
Sue erano le voci di tanti famosi cartoon, ma anche di personaggi del cinema e di serie tv… Al lavoro da doppiatrice affiancava quello di attrice teatrale e drammaturga. Nella foto la vediamo in scena in “Malevolevabene”, realizzato insieme al compagno Stefano dell’Accio per il loro Comunque Polonio Era Malato Teatro.