Parte oggi il Laboratorio Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia che proseguirà fino al 29 novembre.
Il Leone d’oro alla carriera 2008 è stato consegnato al regista e attore teatrale libanese Roger Assaf, presente al Laboratorio. Assaf è a Venezia insieme agli attori della sua compagnia con un seminario sulle proprie esperienze teatrali al termine del quale presenterà il suo ultimo spettacolo, La Porte de Fatima.
Dopo lo scoppio della guerra civile in Libano, nel ’77 Assaf fonda la compagnia al-Hakawati, che lo rende celebre in patria e all’estero. Il lavoro della compagnia si ispira alle tecniche tradizionali del cantastorie (hakawati appunto) che, fino alla metà del secolo scorso, intratteneva gli avventori dei caffè narrando le vicende degli eroi della letteratura araba classica. Nel 1999 fonda al-Shams (acronimo di Giovani Teatro e Cinema), associazione culturale dedicata ai giovani libanesi che dedicano la loro vita al teatro e al cinema per cercare di annullare le divisioni sociali e confessionali che caratterizzano la società libanese.
Molti dei laboratori in programma a ottobre-novembre confluiranno poi nel 40° Festival Internazionale del Teatro, diretto da Maurizio Scaparro, che si svolgerà dal 20 febbraio all’8 marzo 2009.
Il programma di Mediterraneo comprende anche sette spettacoli aperti al pubblico.
Ad aprire, stasera, il Concerto per il Cristo velato al Teatro Piccolo Arsenale. Il 6 novembre sarà la volta di Percorsi di pace, seguito sabato 8 da La porte de Fatima, il 22 da Salonicco 43, giovedì 27 Un mare di angeli e, infine, il 29 Das Pulverfass.
Contemporaneamente, da domani al 30 novembre, sarà allestita la mostra Pasolini mediterraneo, esposizione al museo di Palazzo Mocenigo dei costumi di Danilo Donati per i film di Pier Paolo Pasolini. E sempre su questo argomento si svilupperà anche un ciclo di film e documentari a cura di Italo Moscati alla Casa del Cinema, ogni martedì e giovedì dal 4 al 27 novembre.
Ad aprire il Laboratorio è oggi una giornata di studi che vede scrittori, attori, studiosi, critici e registi in un dibattito sui temi che declinano il focus di questi due anni di attività del settore Teatro: Il mare di Shakespeare, I miti ritrovati, C’era una volta, Le lingue franche dei porti del Mediterraneo, Sans papiers sono i punti attorno a cui si articola il programma del Laboratorio.
A introdurre il dibattito la lectio magistralis di Iain Chambers, direttore del Centro Studi Postcoloniali dell’università di Napoli e autore di importanti saggi come Le molte voci del Mediterraneo, Sulla soglia del mondo. L’altrove dell’Occidente, Paesaggi migratori. Cultura e identità nell’epoca post coloniale.