Non torna quasi più a Milano, e quel tempio che una volta abitava con Giorgio Strehler – compagno di vita e di professione – non le appartiene più. E’ uno sguardo disincantato quello di Andrea Jonasson, che ha partecipato, lo scorso dicembre, alla giornata dedicata a “Strehler e Brecht” al teatro Studio Melato.
L’evento, coordinato da Alberto Bentoglio, ha visto la partecipazione di Michel Bataillon e Umberto Ceriani oltre che di molti altri attori e registi che, pur non presenti in sala, hanno voluto esserci in video.
Riproponiamo quindi l’intervento della Jonasson anticipandolo da un breve scambio di battute che ha deciso di concederci in esclusiva. E’ estremamente tangibile come l’assenza di un maestro, che per lei è stato anche compagno nella vita, sia diventato per questa straordinaria attrice un punto di rottura con una comunità dalla quale si à definitivamente allontanata.
Oggi lavora in Austria, a Vienna, e difficilmente torna in Italia. Ecco perchè questo suo contributo diventa un prezioso documento di un pezzo fondamentale della storia del nostro teatro.
In occasione dei 20 anni dalla scomparsa di Strehler, è anche in corso fino al 4 febbraio, sempre a Milano, presso la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, la mostra-laboratorio “Strehler fra Goldoni e Mozart”.