Ariette. Un teatro che si cucina

Teatro di Terra
Teatro di Terra
Teatro di Terra (photo: Luca Pitoni)
“Teatro di Terra” prima ancora che spettacolo è l’incontro di una comunità che si nutre di racconti. Il Teatro delle Ariette, associazione culturale che ha sede in un’azienda agricola a Castello di Serravalle (BO), dal 1996 produce, organizza e promuove cultura teatrale sul territorio. E quando il Teatro delle Ariette si sposta in tournée non manca mai di rifornirsi di ortaggi, formaggi e svariate leccornie da distribuire ai commensali-spettatori, tutti rigorosamente prodotti nel loro casale. Un teatro biologico che dura il tempo di cuocere la polenta.

Riallestito nella suggestiva cornice del Parco Ducale di Parma, all’interno della rassegna Il Giardino Racconta organizzata da Teatro delle Briciole e Solares Fondazione delle Arti, “Teatro di Terra” è una memoria viva legata al rapporto concreto con la natura e i suoi cicli vitali.

Paola Berselli e Stefano Pasquini accolgono i loro ospiti in un angolo di prato e querce, un piccolo orticello nella quiete di una sera al chiaro di luna: un assaggio di formaggio e mandorle e i racconti hanno inizio.
È la corte di una fattoria che si ricrea e ispira affabulazioni conviviali sulla vita nei campi, gesti semplici di una famiglia contadina che usa l’artificio teatrale quasi per confidarsi, per divertirsi, per tramandare conoscenze anche attraverso storie di semi, di grano e germogli.

Riemerge nella narrazione un passato lontano, ma sempre adiacente, l’impegno politico degli autori, reduci da esperienze sessantottine come da impieghi radicalmente distanti dal lavoro teatrale. Sono gorgoglii di fondo, echi di telegiornali, spari introdotti in un flusso di aneddoti familiari, poesie e canti, stratificazioni di un vissuto da cui si sono tagliati i ponti, ma senza rinunciare all’esigenza di testimoniare il loro viaggio.

Si assiste a una cerimonia artigianale dove si celebra la passione per i ritmi della terra, lontana dai meccanismi delle produzioni intensive e dallo sfruttamento selvaggio, in cui l’affiatamento degli attori dona al pubblico parole e favole dal potente contenuto didattico, richiamando memorie agresti spesso sopite dalle frenesie metropolitane. Un teatro povero di mezzi ma ricco di consapevolezza e azione attiva verso malsane pratiche di disfacimento ambientale, costruito sulla partecipazione comunitaria e un’emancipazione sempre più impellente. Pensieri che si impastano con un boccone di pane e un bicchiere di vino, condividendo storie di abbandoni, pene d’amore e rinascite esistenziali con un occhio sempre vigile alla pentola che bolle. Perché la campagna non manca mai di farci fare i conti anche con le sconfitte.

Il Teatro delle Ariette ci porta in un cammino autobiografico – ma mai autocelebrativo  – con ironia e intelligenza, mostrandoci come il teatro possa anche palesarsi in una veglia campestre, con polli e galline come protagonisti.
Gli spettatori, seduti a semicerchio, entrano in un gioco di intrecci narrativi da assaporare seguendo un rito di scambio, ritrovando la dimensione avvolgente dei campi soleggiati, ascoltando le parole di questi agricoltori di storie.
Finché la polenta è pronta.

TEATRO DI TERRA
di Paola Berselli e Stefano Pasquini
con: Paola Berselli Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini
regia: Stefano Pasquini
durata: 1h 26′
applausi del pubblico: 2′ 8”

Visto a Parma, Parco Ducale, il 9 luglio 2013


 

0 replies on “Ariette. Un teatro che si cucina”