Attrici Attori Uniti: cosa dobbiamo fare per essere ascoltati?

La manifestazione davanti alla Triennale per protestare contro la Falsa Ripartenza del mondo del teatro
La manifestazione davanti alla Triennale per protestare contro la Falsa Ripartenza del mondo del teatro

Attrici Attori Uniti tornano, con un comunicato, sulla crisi che ha toccato il settore dello Spettacolo dal Vivo a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, e sulla mancanza di dialogo e confronto con il mondo della politica circa le decisioni prese per il settore. Nell’ambito dello Stato di Agitazione Permamente in cui si dichiarano, indicono anche una manifestazione a Roma per il 27 giugno, mentre spronano i colleghi che riescono a salire sul palco a leggere al pubblico un comunicato di solidarietà nei confronti di chi invece non può lavorare.


“Ad oggi, le lavoratrici e i lavoratori dello Spettacolo hanno ricevuto soltanto il bonus di € 600 per il mese di marzo, grazie al Decreto Cura Italia che, come sapete, aveva stabilito dei parametri per cui tantissimi non avevano potuto goderne. Il Decreto Rilancio ha apportato delle correzioni, ma, in data odierna, nessuno di noi ha ancora visto i bonus di aprile e maggio e non ci è dato sapere se da giugno potremo continuare a usufruire di questo piccolissimo aiuto o no.

In tutto questo, l’enorme beffa è che si dichiari che il 15 giugno il settore è ripartito!…

Vi facciamo notare che la ripresa del lavoro è avvenuta senza la validazione di adeguati Protocolli di Sicurezza.

Vi invitiamo a contare gli artisti e le maestranze coinvolte e a dedurre da soli quanto falsa risulti questa ripartenza: monologhi con nomi inflazionati e, nella maggior parte dei casi, spettacoli provati pochi giorni e allestiti con difficoltà, con compagnie decisamente sottopagate.

Come Attrici Attori Uniti abbiamo chiesto alle compagnie coinvolte di leggere al pubblico un comunicato [link a fondo pagina, ndr]; pochissimi lo stanno leggendo per non mettere in imbarazzo la produzione, il teatro o il festival che ospitano il loro lavoro. O per paura.

Il 30 maggio in migliaia di lavoratori siamo scesi in piazza in tutte le principali città italiane, suscitando un interesse superficiale della politica, che ancora non si è concretizzato in audizioni mirate su ciò che ci concerne.

L’8 giugno è stata inviata una lettera firmata dalle Segreterie dei principali Sindacati e dalla Presidenza di Federvivo (a fondo pagina), in cui si chiedeva congiuntamente un incontro all’on. Dario Franceschini, lettera che non ha ottenuto alcuna risposta.

Intanto il giorno 16 c.m. Agis è stata ricevuta dal MIBACT e, ancora una volta, il nostro ministro non vuole ricevere le lavoratrici e i lavoratori dello Spettacolo.

Il 15 giugno abbiamo aspettato il ministro alla Triennale di Milano che, stranamente, ha deciso di non presentarsi.

Non accettiamo la replica di essere stati ascoltati durante la “importante occasione di confronto” del 30 aprile tra il Ministro Dario Franceschini e una delegazione di artisti scelta dal Ministero stesso [hanno partecipato Stefano Accorsi, Alessio Boni, Roberto Bolle, Emma Dante, Anna Foglietta, Carlo Fontana, Paolo Fresu, Monica Guerritore, Vinicio Marchioni, Stefano Massini, Roy Paci, Nicola Piovani, Vittoria Puccini, Luca Salsi, ndr], o dell’incontro di domenica 21 giugno, nel contesto degli Stati Generali. Sono stati ricevuti colleghi che, ahinoi, non ci rappresentano.

Il 27 giugno torneremo di nuovo in piazza, a Roma, ma stiamo già ragionando su altri tipi di mobilitazione perché non smetteremo di farci sentire fino a quando le Istituzioni non si faranno seriamente carico delle nostre istanze.

In questo Stato di Agitazione Permanente, speriamo di vedervi numerosi mercoledì 24 giugno, alle 18, a Milano, presso il Teatro Continuo di Burri, in occasione dell’assemblea del Coordinamento Spettacolo Lombardo, alla quale le lavoratrici e i lavoratori di tutti i comparti dello Spettacolo hanno invitato a presenziare direttori di teatri e istituzioni del territorio.

A oggi, il CSL ci dà notizia della conferma del Sindaco Giuseppe Sala, dell’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno e di altre importanti presenze tra i direttori dei teatri milanesi”.

COMUNICATO A2U-ATTRICIATTORIUNITI SULLE RIPARTENZE FALSATE (1)

Lettera alla c.a. On. Franceschini 8.6.2020

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