In gioventù unisce gli studi in diritto alla passione per il jazz, la musica popolare e la canzone francese, trasmessagli dai genitori. Una passione condivisa con il fratello Paolo, che li porta ad un sodalizio artistico che passa dai primi gruppi musicali ai contatti con il clan di Celentano e la stesura, a quattro mani, di brani celebri. Quando le loro strade si separano, Giorgio Conte continua la sua attività di compositore e autore.
Lo abbiamo incontrato nella sua Asti e abbiamo chiacchierato, come potevamo non farlo, del rapporto con la sua comunità, della teatralità dei suoi spettacoli, del rapporto con il fratello. Le parole diventano “ferri del mestiere” di chansonnier ma anche, se non soprattutto, “strumenti” di quella giocosità e leggerezza che lo contraddistingue da sempre.
Venerdì 22 ottobre al Teatro Alfieri della città, in prima nazionale, scoccati gli ottanta, festeggia le nozze di diamante con lo spettacolo “Bagni Arcobaleno”, raccontandosi attraverso aneddoti, confidenze, letture dai suoi libri e le sue canzoni. Rivivendo e facendo vivere al pubblico la sua storia artistica iniziata ai “Bagni Arcobaleno” di Cavi di Lavagna (GE) negli anni ’60 fino all’attualità del suo brano “Stringimi forte” (dall’album “Sconfinando”) che il Ministero della Cultura e la Presidenza del Consiglio hanno adottato come “colonna sonora” della riapertura dei luoghi della cultura e dello spettacolo nel 2021.