Questo libro registra l’intensa attività teatrale di Roger Blin, attore e regista francese (1907-1984), dalle sue prime performance per Antonin Artaud e Jaques Prévert, fino agli allestimenti realizzati per le opere di Arthur Adamov, Roland Dubillard e Slawomir Mrozec. Sulla scia dei suoi ricordi, Blin ci conduce nel suo mondo di incontri decisivi, di rifiuti e di opportunità, di casualità a volte, ma soprattutto di scelte coraggiose e innovative”. Per tutta la vita, Blin ha posto il suo straordinario talento a servizio dei più grandi autori contemporanei: amico e sodale di Samuel Beckett, Jean Genet e August Strindberg, ha allestito delle originali interpretazioni delle loro opere, permettendone la più ampia divulgazione.
Leggendo queste pagine, che costituiscono una sorta di romanzo involontario, intriso delle atmosfere della Parigi del dopoguerra, scopriamo, tra le tante altre cose, la storia avvincente della prima messa in scena di Aspettando Godot; già seccamente rifiutato dai teatri e dagli attori del momento e di cui invece Blin comprende subito la profondità e lo spessore poetico. Spirito indipendente e sovversivo, Roger Blin parla con molta libertà, e pur prendendo seriamente la propria arte, non perde mai il distacco e l’ironia. In lui c’è un militante che vede il teatro come un mezzo per dire al nemico di sempre la verità nuda e cruda. E proprio grazie alla sana rabbia che esplode spesso in questo libro, feroce e pieno di gioia, riesce a insegnare molto su cinquant’anni di storia del teatro.
Roger Blin (1907-1984) attore e regista francese, ha diretto e interpretato la prima messa in scena di Aspettando Godot di Samuel Beckett. La sua lunga carriera, sia come regista che come attore di cinema e teatro, è stata in gran parte segnata dal rapporto con Antonin Artaud, Samuel Beckett e Jean Genet.
Di Beckett Blin ha diretto Aspettando Godot, Giorni felici e Finale di partita; di Genet I Negri ed il controverso I Paraventi. È pubblicato in Francia dalle Edizioni Gallimard.
Roger Blin
“Artaud, Beckett, Genet e gli altri”
a cura di Lynda Bellety Peskine
Traduzione di H. Czertok
Audino Editore
2010, 160 p., brossura
€ 19
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penso che, nel caso di Strindberg, il riferimento all’amicizia fosse inteso in senso figurato. Bisognerebbe però girare la domanda a chi ha redatto la scheda ufficiale: http://www.audinoeditore.it/libro.php?collana_id=V&collana_progr=1
ma come ha fatto ad essere amico e sodale di Strindberg, dato che, alla morte dello svedese, Blin aveva 5 anni?