A pochi giorni dalla notizia dell’addio di Mario Martone alla direzione artistica del Teatro Stabile di Torino, arriva oggi anche quella del nuovo incarico per Gigi Cristoforetti, direttore dal 2007 della principale rassegna di danza contemporanea piemontese, Torinodanza.
Due notizie che rappresentano altrettanti e significativi cambi ai vertici per la Torino del teatro e della danza più ufficiali. Quelli dei grandi numeri, per intenderci.
Martone ha dichiarato di voler lasciare nel momento più felice lo Stabile, ormai diventato nel 2015 Teatro Nazionale. Un saluto artistico, il suo, che avviene con la messa in scena – che ha debuttato due giorni fa – del “Sindaco del rione Sanità”, capolavoro di Eduardo.
Il regista partenopeo, anche lui dal 2007 alla guida dello Stabile torinese, ha comunque auspicato di poter affrontare una nuova produzione anche nella prossima stagione (e sarà difficile che non gliela si conceda, visti tutti i premi – e le cifre – raccolti in questi anni di lavoro sotto alla Mole).
Ma in questi giorni Martone è alla “prova del pubblico” per la sua prima regia di un testo del drammaturgo suo conterraneo, in un allestimento che associa realtà produttive diverse per la realizzazione di un progetto culturale di cui si vuole sottolineare il “forte senso politico e civile”: “Il teatro è vivo quando s’interroga sulla realtà, se parla al proprio pubblico non solo osando sul piano formale ma anche agendo in una dimensione politica” ha dichiarato il regista. Lo spettacolo è infatti una coproduzione dello Stabile insieme a Elledieffe, la compagnia indipendente che porta il nome di Luca De Filippo, oggi diretta da Carolina Rosi, che oltre a rappresentare e proteggere l’immenso patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale italiana, continua una ricerca sul sociale e sul contemporaneo, nel segno di Luca, che dell’interesse per i ragazzi a rischio aveva fatto l’ultimo impegno della sua vita. Insieme a loro infatti c’è anche il NEST – Napoli Est Teatro di San Giovanni a Teduccio, uno dei quartieri più popolari e difficili di Napoli, dove un gruppo di giovani, attori, registi, scenografi e drammaturghi hanno ristrutturato una palestra e creato uno spazio per le arti, “là dove negli anni Ottanta c’era un morto di camorra al giorno, e dove la criminalità organizzata ha visto alternarsi al comando negli ultimi anni diversi boss tra i venti e i trent’anni”.
E se questo è il simbolico saluto teatrale di Martone a Torino (con lo spettacolo in scena fino al 2 aprile, mentre il suo incarico proseguirà fino a dicembre), per Cristoforetti l’addio avverrà ufficialmente il 31 marzo.
Designato direttore della Fondazione Aterballetto di Reggio Emilia, con il suo saluto a Torino Cristoforetti mette in moto, da parte del cda dello Stabile in accordo con i soci finanziatori di Torinodanza (Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo), la selezione per il futuro direttore artistico.
La commissione sarà formata da un componente della Regione, uno di Compagnia di San Paolo, dal direttore dello Stabile Filippo Fonsatti e dal direttore artistico del Regio, Gastón Fournier-Facio, una commissione che si riunirà già la prossima settimana, il 29 marzo, per analizzare una short list composta da tre operatori di prestigio nazionale e internazionale: Anna Cremonini, già coordinatrice artistica di festival, Emanuele Masi, direttore artistico del Festival Bolzano Danza, Emmanuel Serafini, direttore del Centro di sviluppo coreografico nazionale Les Hivernales di Avignon già condirettore della Scène Nationale di Annecy.
«Ho conosciuto, collaborato e apprezzato Gigi Cristoforetti fin dai tempi in cui entrambi lavoravamo al Teatro Regio – ha dichiarato il direttore TST Fonsatti – e appena approdato al Teatro Stabile ho immaginato che la sua straordinaria competenza nell’ambito della danza potesse coniugarsi con l’autorevolezza di Mario Martone in ambito teatrale, per integrare le reciproche visioni artistiche verso una dimensione multidisciplinare che distingue il nostro Stabile: l’intesa progettuale tra noi tre è stata perfetta e sarà il modello da seguire per il futuro prossimo. Dalla terna di candidati, dotati di profili eccellenti, emergerà senz’altro una figura in grado di consolidare l’eredità di Cristoforetti».
«Torinodanza – ha dichiarato invece Cristoforetti – è stata un’avventura che mi ha insegnato molto, iniziata grazie a Fiorenzo Alfieri e continuata al Teatro Regio e al Teatro Stabile. Non sono ancora stato nominato alla direzione generale di Aterballetto, ma quella è una sfida che mi piacerebbe affrontare, in quella stessa logica di sviluppo nazionale e internazionale che ho portato avanti a Torino. Devo comunque al direttore Filippo Fonsatti e alla squadra del Teatro Stabile, oltre che all’intesa con Mario Martone e al sostegno del presidente Lamberto Vallarino Gancia, la realizzazione di molti degli obiettivi ambiziosi che abbiamo raggiunto. Torino ha istituzioni solidissime sul piano della consapevolezza culturale, e ringrazio, oltre la Regione e la Città, la Compagnia di San Paolo, un magnifico partner a tutti i livelli. Ma anche tutti gli operatori e gli artisti con i quali ho avuto la fortuna di condividere progetti».
Ora è tempo di scrivere una nuova pagina.