October Test, la situazione è critica. Lavori in corso alla Biennale di Venezia

Alex Rigola
Alex Rigola
Alex Rigola a Venezia

Chi di noi recentemente sosteneva – e sempre più spesso – che qualcosa finalmente si stava muovendo forse aveva ragione. Non parliamo soltanto della critica, ma più in generale dell’opportunità di far sentire davvero una voce. Fioriscono come gelsomini la sera iniziative di meta-linguaggio teatrale e, ultimamente, ancora di più quelle occasioni che cercano la vera orizzontalità: allora artista, critico e pubblico sembrano davvero tornare a navigare sulla stessa barca, seppur malandata.

Il rischio è che il peso sia eccessivo, certo, ma sembra che – con sempre maggiore convinzione – emerga tra queste tre entità una sorta di speranza comune, un soffio di buoni propositi che spettina un po’ i pensieri, rompendo la forma geometrica di certe acconciature. Fuor di metafora, l’artista accetta di mettersi davvero in gioco, il critico rinuncia alla propria immunità e il pubblico si sfila l’armatura. Il re è nudo, stavolta davvero. È forse da qui che deve partire la scintilla di una rinascita. Allora ben vengano tutte le iniziative che portano a un avvicinamento, anche quelle un po’ ruffiane, che nascono con lo scopo di imbellettare i cartelloni di festival e teatri, ché anche lì qualcosa di buono si trova.

Il direttore della Biennale Teatro di Venezia Àlex Rigola oganizza il Campus internazionale di Arti Sceniche, sei laboratori di perfezionamento, alta formazione per attori e assistenti alla regia, tenuti da quelli che potremmo chiamare “maestri” della scena contemporanea. Romeo Castellucci, Rodrigo García, Jan Lauwers, Ricardo Bartís, Thomas Ostermeier e Calixto Bieiro. A questa iniziativa il critico Andrea Porcheddu ha aggiunto una lodevole novità, chiamata “October Test“: ha assegnato a ciascuno dei laboratori (idealmente confluenti in altrettanti spettacoli nel 2011) la presenza di un critico o un ricercatore di teatro. Lo scopo è quello di creare una sorta di “testimonianza accreditata” che registri l’evento-laboratorio con i mezzi a propria disposizione: una cronaca in tre riprese, una lunga intervista e un saggio. I sei saggi verranno poi raccolti in un volume edito dalla Biennale.

Anche Klp è stato chiamato a svolgere questo compito per il laboratorio di Ricardo Bartís, che seguirà il lavoro dell’artista argentino con Sergio Lo Gatto a fine novembre. Il resto del team di “testimoni” è composto da Simone Nebbia, Tommaso Chimenti, Fabiana Campanella, Maddalena Giovannelli e Roberta Ferraresi, che sta già seguendo Castellucci.

Stavolta a critico/ricercatore, artista e pubblico si aggiunge un’altra categoria, quella del maestro. Una figura dai contorni sfumati, soprattutto in un paese come il nostro che vive – teatralmente parlando – una grande contraddizione di fondo: da un lato non si smette di imbattersi in una serie di artisti che si definiscono “arrivati”, che pensano di aver conseguito – grazie a un paio di colpi ben segnati – una patente vitalizia di autorizzazione a esercitare la propria arte. Dall’altro chi non fa che proporre tentativi e studi, in parte a causa di un sistema produttivo ancora fallimentare, in parte forse per piccole furbizie etiche. Allora forse c’è davvero bisogno di tornare un po’ a scuola tutti, nessuno escluso. Entrare in un’aula e “fare” o sedersi a un angolo e osservare, temperando il senso critico, ma ancor di più la capacità di osservare, di stupirsi, provare il brivido di non sapere, di non immaginare, di vedere quale materia si forma.

Siamo partiti. Ecco i primi risultati di questa maratona/osservatorio: quelli del laboratorio in corso con Romeo Castellucci, oltre ad un’introduzione di Andrea Porcheddu sul progetto e la sua intervista a Àlex Rigola.

Elenco completo degli articoli pubblicati sul blog La Biennale Channel

Per un laboratorio di osservazione (Andrea Porcheddu, 13/10/2010)
Il primo laboratorio con Romeo Castellucci (13/10/2010)
“Venezia: un luogo aperto al confronto”, intervista ad Alex Rigola (Andrea Porcheddu, 14/10/2010)
Inneschi: al lavoro sulla presenza dell’attore (Roberta Ferraresi, 15/10/2010)
Di forza e contro: la potenza fra congelamento e deflagrazione (Roberta Ferraresi, 18/10/2010)
I mondi della creazione e il ruolo dello spettatore (Roberta Ferraresi, 19/10/2010)
Intorno al laboratorio: prima, dopo e oltre. Intervista a Romeo Castellucci (Roberta Ferraresi, 20/10/2010)
Hasta pronto. Rodrigo García a Venezia (Andrea Porcheddu, 21/10/2010)
Un appuntamento con sé: si apre il laboratorio di Jan Lauwers (Andrea Porcheddu, 25/10/2010)
La vitalità organica della cattiva strada: in una stanza con Rodrigo Garcia (Simone Nebbia, 25/10/2010)
Un microfono su passi di danza (Tommaso Chimenti, 26/10/2010)
La cattività imbizzarrita: frammenti di creazione, sulla cattiva strada (Simone Nebbia, 26/10/2010)
La coerenza delle contraddizioni: Rodrigo Garcia (Simone Nebbia, 27/10/2010)
Chapter 2: “The tragedy of applause” (Tommaso Chimenti, 28/10/2010)
Chapter 3 “The show must go on” (Tommaso Chimenti, 01/11/2010)
L’antipedagogia di un laboratorio: intervista a Rodrigo Garcìa (Simone Nebbia, 02/11/2010)
La costruzione di un amore, intervista a Jan Lauwers (Tommaso Chimenti, 08/11/2010)
Forma, tiempo y punto de vista: tra i “falsi personaggi” di Ricardo Bartís (Sergio Lo Gatto, 02/12/2010)
Lo spazio e i suoi fantasmi: la “classe viva” di Ricardo Bartís (Sergio Lo Gatto, 06/12/2010)
Azione e associazione: Ricardo Bartís insegna a essere (Sergio Lo Gatto, 07/12/2010)
Stretti tra tempo e spazio, verso una liberazione. Intervista a Ricardo Bartís (Sergio Lo Gatto, 10/12/2010)
Ostermeier prima parte: lui, loro. Le domande (Fabiana Campanella, 07/01/2011)
Ostermeier part II: Warming Up and Storytelling (Fabiana Campanella, 10/01/2011)
Ostermeier parte III: Acting with the audience (Fabiana Campanella, 12/01/2011)
Intervista con Thomas Ostermeier: i virtuosi del noise (Fabiana Campanella, 14/01/2011)
Accordando gli strumenti: all’opera con Calixto Bieito (Maddalena Giovannelli, 10/02/2011)
“Just doing things”: tra Poe e Lou Reed con Calixto Bieito (Maddalena Giovannelli, 14/02/2011)
A dream within a dream”: una settimana di lavoro con Calixto Bieito (Maddalena Giovannelli, 16/02/2011)
«Provocatore? Tutt’al più un bambino…» – Conversazione con Calixto Bieito (Maddalena Giovannelli, 23/02/2011)
Prologo: Jan Fabre a Venezia in cerca del gangster odierno (Lorenzo Donati, 25/03/2011)
Al lavoro con Jan Fabre: esercizi, linee guida e modelli per un “non-metodo” (Lorenzo Donati, 29/03/2011)
Verità, cliché, autonomia: chi conduce e di chi partecipa al laboratorio, intermezzo con due conversazioni (Lorenzo Donati, 31/03/2011)
Il potere del corpo vulnerabile – Conversazione con Jan Fabre (Lorenzo Donati, 11/04/2011)

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