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Su Carne (e verdura) lo sguardo caustico di Frosini/Timpano

Timpano e Frosini in Carne (photo: Manuela Giusto)

Timpano e Frosini in Carne (photo: Manuela Giusto)

Un banchetto di questioni etiche, filosofiche e politiche servite con comicità graffiante. “Carne” di Elvira Frosini e Daniele Timpano, che abbiamo visto al Teatro i di Milano, è uno spettacolo caustico e godibile.
Frosini-Timpano traggono dalla drammaturgia di Fabio Massimo Franceschelli una commedia fresca e vivace, in cui le certezze di un onnivoro determinista e di una vegana “antispecista” entrano in dialettica, degenerano in conflitto impetuoso, prima di essere scompaginate da un finale spiazzante.

Dietro una scelta apparentemente banale come la dieta da seguire, si nascondono inimmaginabili implicazioni di natura etica, filosofica e persino politica. Eppure, già in tempi lontani dal dilagare della tendenza attuale al veganesimo, un certo Ludwig Feuerbach aveva scritto che noi siamo ciò che mangiamo. Certo, il filosofo tedesco non era animato da scrupoli animalisti, semmai si limitava a considerare i bisogni alimentari della classe operaia, tanto da ispirare in seguito Engels e Marx.

Nella drammaturgia di Franceschelli il contrasto all’interno di una coppia tra i due opposti stili alimentari diventa terreno di confronto al vetriolo. Proprio come in tv o sui social. Ma qui la poetica del quotidiano, determinata dallo scontro di due comportamenti alimentari contrapposti, diventa canale per raggiungere un livello profondo di contrapposizione fra due visioni del mondo e della vita.

Lui è un onnivoro impenitente, un determinista. Anzi: un darwinista che non vuole rinunciare ai piaceri della gola (e della carne, appunto). Si dichiara progressista. Ma la parola “comunismo” qui non vuol proprio saperne di rimare con “animalismo”.
Lei è vegetariana e studia da vegana. È idealista. Aspira a un mondo senza prevaricazioni. Crede che sottrarre la vita agli animali per cibarsene sia la prima forma di violenza messa in atto dall’uomo. Tuttavia ha fiducia nel contributo che possono dare gli esseri umani al miglioramento del mondo.
Se per lui la morte decide quando venire, lei crede che la vita sia nelle nostre mani.

Sul palco lo scontro di coppia (che coppia è anche nella vita reale) diventa surreale. All’inizio i due protagonisti sono avvolti in abiti scuri. Dalle due estremità di una scena minimalista, in piedi davanti ad un microfono, si provocano e insolentiscono in modo buffo. Lei chiama lui “cannibale, necrofilo, selvaggio”; lui la definisce “crudaiola e veganella”. Insieme ripercorrono le tappe dal loro primo incontro. Tra un insulto e l’altro fanno capolino citazioni, da Lévi-Strauss a Orwell. La baruffa è d’alto livello. La narrazione assume contorni a volte strambi e metafisici, pur rimanendo nel territorio della commedia. Fino all’epilogo inaspettato, che farà crollare le certezze di entrambi.

Affiatati padroni della scena, Frosini e Timpano mettono in scena uno spettacolo frizzante e divertente. Si muovono con versatilità dal grottesco al surreale, dalla sit-com al dibattito semiserio, con punte che mirano quasi alla conferenza scientifica ed incursioni persino nel balletto.
L’uso del microfono esalta le sfumature e i risvolti onirici della commedia. A mantenere il ritmo serrato contribuiscono anche il disegno sonoro e le musiche di Ivan Talarico, che scandiscono le tappe della vicenda. Talarico interpreta infatti gli umori della coppia e le atmosfere che si susseguono con ritmo incalzante, coinvolgendo lo spettatore istante dopo istante.

CARNE
Regia: Elvira Frosini e Daniele Timpano
Con: Elvira Frosini e Daniele Timpano
Drammaturgia: Fabio Massimo Franceschelli
Disegno sonoro e musiche Ivan Talarico
Collaborazione artistica Alessandra Di Lernia
Disegno luci Omar Scala
Assistente alla regia Sonia Fiorentini
Progetto grafico Davide Abbati
Missaggio e mastering Antonio Maresca – Fourth Mile Studio
Uno spettacolo di Frosini/Timpano
Produzione Accadenia degli Artefatti – Kataklisma

durata: 50’
applausi del pubblico: 2’ 10’’

Visto a Milano, Teatro i, il 31 marzo 2017

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