E’ un’attrice e performer assai particolare Chiara Bersani, dal corpo assai particolare, una delle interpreti più interessanti della sua generazione.
Affetta da una forma medio-grave di osteogenesi imperfetta, nei suoi spettacoli si è sempre interessata al significato politico che un corpo può assumere semplicemente con la propria immagine, quando entra in contatto con la società.
Da qui nasce il suo percorso di ricerca sul concetto di “Corpo Politico”, formatosi con la compagnia di Parma Lenz Rifrazioni, e che si è sviluppato poi come autrice dal 2013 in un progetto articolato in tre parti: performance per cinque spettatori “Goodnight, peeping Tom”, il film “Miracle Blade” e “Tell Me More”, performance per un coro di otto voci maschili.
Le collaborazioni con altri artisti ed enti sono uno dei tratti fondamentali del suo percorso artistico. Tra le più durature quelle con Marco D’Agostin, Matteo Ramponi, Babilonia Teatri, Alessandro Sciarroni e l’associazione Corpoceleste_C.C.00#. Altre collaborazioni importanti sono state quelle con la compagnia madrileña La Tristura, con il coreografo francese Jérôme Bel e con il regista / drammaturgo argentino Rodrigo Garcia.
L’abbiamo intervistata per conoscere in profondità la sua personalità di artista, mentre è in scena in “The Olympic Games” creato con Marco D’Agostin che, insieme ad Alessandro Sciarroni, ci ha anche illustrato il bellissimo rapporto creativo instaurato con Chiara.