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CineTeatro Baretti: stagione 2011/2012

2012 – La fine del mondo

Nel 2012 il Baretti festeggia dieci anni di attività e, con la stagione ‘La fine del mondo’ vuole giocare, con ironia e provocazione, con i diversi significati di questa espressione.

Nella stagione si fanno sempre più evidenti le contaminazioni tra il teatro di prosa e quello musicale, sia classico che contemporaneo e di sperimentazione: 16 sono i titoli, oltre a una rassegna a cadenza settimanale, per un totale di 22 proiezioni di opere del melodramma italiano, da novembre 2011 a giugno 2012. Da segnalare lo sforzo produttivo del Baretti: gli allestimenti in cui il Baretti risulta come produttore o coproduttore sono tredici.

Italoamericana di Francesco Durante, con la regia di Davide Livermore, debutta al Teatro Gobetti il 15 novembre e racconta l’esperienza dei migranti italiani nel nuovo mondo agli inizi del ‘900. Lo spettacolo è una prima nazionale e rientra nella rassegna ‘Fare gli Italiani – Teatro’ del Teatro Stabile di Torino. Contemporaneamente alle repliche di Italoamericana, il 18 novembre alle 24.00 il Baretti ospita una performance del poeta italoamericano Robert Viscusi dal titolo Orazione sulla morte più recente di Cristoforo Colombo.

Fortissima è la volontà di coinvolgimento del territorio (vedi la Maratona mozartiana e La notte della tampa lirica), mentre l’attenzione ai più giovani si manifesta con iniziative come la lectio Io mi chiamo Yorsh di Silvana De Mari e il riallestimento di Le Roi s’amuse di Victor Hugo per il quale sono previste due matinée per le scuole. I giovani sono i protagonisti di alcuni progetti come Il nostro amore schifo della compagnia Maniaci/D’Amore e i due spettacoli della compagnia Il mulino d’Amleto. Inoltre, Il Funerale, scritto e interpretato dalla torinese Olivia Manescalchi, viene ospitato anche nella stagione del TST.

Molto chiaramente si manifesta la volontà di dialogare con realtà interessanti ed eterogenee come Xenia Ensemble per i due concerti del Festival Estovest, i Cuochivolanti per il Festival Play with Food 3 – La scena del cibo (per il quale bando scade l’8 dicembre, www.playwithfood.it) e Civilmente, che partecipa alla stagione con il radiodramma di Rosa Mogliasso Non ho altre domande. Chiudono la stagione The phone call, progetto di Davide Livermore e di Andrea Battistini e lo studio per il Requiem del compositore torinese Andrea Chenna.

La rassegna B.O.H.! Baretti Opera House, riprende le proiezioni pomeridiane a cadenza settimanale sul melodramma che hanno avuto grande successo durante la stagione precedente.

www.cineteatrobaretti.it

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