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Da Accorsi a Baliani per fuggir la peste del Decameron

Accorsi e Baliani in Decamerone

Accorsi e Baliani in Decamerone
Accorsi e Baliani in Decamerone

Dopo le fortunate tappe dedicate a Ludovico Ariosto, “Furioso Orlando” e la ben più riuscita “Giocando con Orlando”, il sodalizio Stefano Accorsi – Marco Baliani prosegue dedicandosi ora al progetto “Grandi Italiani”, che vede al centro dell’ispirazione alcune tra le più significative figure della letteratura del nostro Paese: oltre ad Ariosto, Niccolò Machiavelli e Giovanni Boccaccio, quest’ultimo affrontato attraverso il Decameron, suo capolavoro.

Nel Decameron, scritto tra il 1349 e il 1353, si narra di un gruppo di giovani, sette donne e tre uomini, che per quattordici giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera e che, a turno, per distrarsi, si raccontano cento novelle.

Nella presentazione dello spettacolo anche Baliani allude ad una peste, diversa e contemporanea ma pur sempre atroce, che ci corrode, e alla necessità del racconto per allontanarla, almeno un poco: “Percepiamo i miasmi mortiferi, le corruzioni, gli inquinamenti, le mafie, l’impudicizia e l’impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare.
In questa progressiva perdita di un civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio, attraverso le nostre voci di teatranti”.

E infatti il regista, supportato dalla consueta drammaturgia di Maria Maglietta, immagina che sette novelle dell’opera di Boccaccio vengano narrate per il teatro da un gruppo di cinque attori, governati da un capocomico, che si alternano, impersonando diversi personaggi, portandosi dietro un carro-furgone che, nel medesimo tempo, è casa e teatro viaggiante.

Per la scena vengono utilizzati povere e misere risorse materiali, che di volta in volta assumono significati e suggestioni diverse. In questo modo lo spettacolo si configura veramente come un teatro autenticamente popolare, dove il riso e il pianto si alternano in egual misura, e dove gli spettatori, richiamati numerosissimi anche dalla “star” Accorsi, possono godere di una rappresentazione concepita come un grande, festoso, gioco delle parti.

Presentate spesso per opposizione, e raccontate ora dal capocomico, ora dagli altri componenti della compagnia, in una lingua ricercata ma comprensibile e teatralmente immediata, prendono così corpo le sette novelle, spesso ambientate con semplici accorgimenti nel carro-furgone.

Tra tutte, spiccano, quella bellissima di Lisabetta da Messina, già magnificamente narrata da Pasolini (di cui si sentono qui sul palco gli echi), che nasconde la testa del suo amato, ucciso dai fratelli, in un vaso di basilico. O quella di Tancredi, re di Salerno, costretto ad uccidere la figlia Ghismunda perché innamorata dello stalliere Guiscardo, che Baliani risolve attraverso una narrazione asciutta, dove sono le luci a creare la teatralità.

Ma anche gli altri racconti, ora gioiosi, ora triviali o “boccaceschi” vengono rappresentati con estrema semplicità e corrispondenza da tutti gli interpreti (Salvatore Arena, Mariano Nieddu, Fonte Fantasia, Naike Anna Silipo, Silvia Briozzo), capitanati da un Accorsi sempre di più attore teatrale multiforme e convincente.
Aspettiamo ora il terzo capitolo, dedicato all’ardua impresa di rendere teatrale un’opera fondante come “Il Principe” del Machiavelli.

Decamerone, vizi virtù passioni
Liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio
con:
STEFANO ACCORSI  Panfilo – Mastro di Brigata
SALVATORE ARENA Filostrato – Il fedele
SILVIA BRIOZZO  Elissa – La generosa
FONTE FANTASIA Pampinea – La giovine
MARIANO NIEDDU Dioneo – Lo scaltro
NAIKE ANNA SILIPO Fiammetta – L’innamorata

adattamento teatrale e regia di Marco Baliani
drammaturgia Maria Maglietta
scene e costumi Carlo Sala
disegno luci Luca Barbati
assistente scene e costumi Roberta Monopoli
aiuto alla regia Maria Maglietta
datore luci Michele Vittoriano
macchinista Stefano Pommella
sarta di scena Giulia Belardi
organizzazione Marco Balsamo
responsabile produzione Walter Tassone
amministratore di compagnia Giulia Carlaccini
addetto stampa Saverio Ferragina
progetto “grandi italiani” Marco Baliani , Stefano Accorsi , Marco Balsamo/ Ariosto ORLANDO / Boccaccio DECAMERON/ Machiavelli IL PRINCIPE
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, in collaborazione con Fondazione Teatro della Pergola

Visto a Chiasso, Cinema teatro comunale , 22 marzo 2015

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