Nonostante la pioggia e i temporali, l’ultimo sabato della rassegna torinese Teatro a Corte ci ha regalato una serata costellata di sorprese e divertimento.
In un teatro Astra affollato di pubblico va in scena “A dance tribute to the Art of Football”, il capolavoro della norvegese Jo Strømgren Kompani che l’anno scorso, dopo l’allestimento originale del 1997, ha presentato lo spettacolo con una nuova formazione di danzatori e quasi vent’anni di repliche alle spalle.
Il lavoro, sostenuto da un’imponente impianto luci, un’originale selezione musicale e una coreografia evocativa e sorprendente, appare da subito come un gioco performativo ispirato al mondo del calcio.
I quattro danzatori presenti in scena, con estremo rigore e con movimenti puliti ed essenziali, vestono i panni dei tanti sportivi che vediamo correre sui campi degli stadi di tutto il mondo.
Jo Strømgren ci stupisce con effetti visivi e giochi di luce, facendo apparire e volteggiare in aria palloni da calcio che sembrano quasi sospesi in volo e ironizzando su falli, punizioni e scontri in campo.
Strømgren riesce in un’impresa quasi impossibile: far dialogare teatro, danza e calcio divertendo il pubblico e costruendo una partitura che sembra divertire molto anche i danzatori in scena. Le coreografie scorrono accompagnate da musica metal, classica, suoni e, osservando un ballerino vestito da calciatore che volteggia sul palcoscenico, sembra quasi di veder accostato sacro e profano.
L’estetica gioca la sua parte e lo spettacolo, grazie al rigore tecnico e alla pulizia dei tagli luminosi, emerge come un quadro in movimento in cui tutto è al posto giusto.
Al Cortile del Maglio per A l’ombre des Ondes viene immortalato pure il nostro Simone Pacini. Lo riconoscete? (photo: Teatro a Corte)
La seconda parte della serata si sposta al Cortile del Maglio dove, causa pioggia inarrestabile, viene allestita “A l’ombre des Ondes”, la performance sonora dei francesi Kristoff K. Roll, in originale prevista all’aperto ma poi spostata in questo ‘cortile indoor’.
La “siesta sonora” si svolge su tante sdraio colorate dotate di cuffie dove gli spettatori vengono invitati ad accomodarsi per sprofondare in un sonno “teatrale” indotto attraverso le onde sonore.
Mentre noi, chiusi gli occhi, ci abbandoniamo ai suoni emessi dalle cuffie, la compagnia gira per lo spazio pubblico catturando frammenti sonori in presa diretta e rimandandoli direttamente in cuffia. La realtà si mescola al teatro e alle nostre orecchie arrivano suoni, chiacchiere tra amici, rumori di cocktail e lo scrosciare inteso della pioggia.
Dopo l’introduzione sonora, che però a lungo andare perde parte del suo fascino, in cuffia arriva il racconto sommesso di un sogno narrato da una voce pacata e intima, seguita da altre due racconti.
Nonostante il progetto possa sembrare originale (anche se, in realtà, di proposte simili ne esistono parecchie in giro per il mondo), l’esperienza – che si autodefinisce come performance sonora – sembra proprio mancare di un collante drammaturgico o teatrale che completi il tutto, e così anche la durata appare dilatata, facendo svanire il sogno troppo velocemente.
Ma il nostro resoconto su questa edizione di Teatro a Corte non è ancora concluso, e vi aspetta nei prossimi giorni per una nuova puntata…
A dance tribute to the Art of Football
coreografia: Jo Strømgren
performers: Jan Nicolai Wesnes, Mikkel Are Olsenlund, Caisa Strømmen Røstad, Sverre Magnus Heidenberg
scene: Stephan Østensen, Jo Strømgren / costumi Jo Strømgren / lights design Stephen Rolfe
sound design: Lars Årdal
musiche: Flugschädel, Jørgen Knudsen, Umberto Giordano
con il sostegno di Art Council Norway
in collaborazione con Riksteatret, Spenn. No, Norsk Scenekunstbruk / produzione Black Box Teater, Bit Teatergarasjen
durata: 60′
applausi del pubblico: 3′
A l’ombre des Ondes
una creazione di Kristoff K. Roll
durata: 45′
Prima nazionale
Visti a Torino, Teatro a Corte, il 2 agosto 2014