Roma, Lecce, Bologna: un mese di laboratori con Accademia degli Artefatti

Laboratori Accademia degli Artefatti

Laboratori Accademia degli ArtefattiIndagine pratica e teorica intorno all’attore contemporaneo: è questo l’argomento del ciclo di laboratori che Accademia degli artefatti proporrà nel mese di maggio tra Roma, Lecce e Bologna. “Un laboratorio è un’occasione importante di verifica del proprio stato del lavoro – introducono – di confronto sui diversi modi di pensare il teatro e il lavoro dell’attore; di scoprire drammaturgie nascoste o letture nuove sulle drammaturgie già conosciute; di sviluppo di un linguaggio più chiaro e preciso che permetta di condividere il proprio lavoro”.

Dalla fine degli anni Novanta la compagnia romana ha iniziato ad affrontare testi appartenenti a una certa drammaturgia anglosassone (Sarah Kane, Martin Crimp, Tim Crouch, Mark Ravenhill). Questi testi post-drammatici (secondo la definizione che Lehmann ha fatto di post-drama) hanno permesso alla compagnia di proseguire un lavoro sulla presenza performativa in scena e, insieme, di ripensare il ruolo dell’attore e anche il senso del fare teatro. In questi testi i personaggi sono assenti o appena accennati, le didascalie inesistenti o mai decisive; i tic linguistici sono la trama stessa della scrittura drammaturgica; non c’è un dramma, né l’astrazione di un dramma; il pubblico è chiamato a un ruolo pensante e critico; i fatti sono fatti, teatrali o reali che possano sembrare: tutto avviene su un confine labile e insieme ricchissimo tra verità e finzione, realtà e verosimiglianza.

Lavorando su questi testi, Accademia degli artefatti ha sviluppato una modalità attoriale basata su un lavoro dell’attore a diversi livelli sempre compresenti; relazioni reali che vanno costruite nell’hic et nunc della scena tra attori, persone, attori e pubblico, spettacolo e pubblico; una gestione critica del testo e delle battute e un’attivazione di un pensiero scenico che abbia la qualità, la leggerezza e l’elasticità del pensiero quotidiano, capace di farsi attraversare da tutto quello che accade; un rapporto reale col pubblico e sulla gestione dei tempi come risorsa per comprendere e aprire i diversi sensi dei testi.

I laboratori, condotti da Fabrizio Arcuri e Matteo Angius, sono aperti ad attori ed attrici, professionisti e non, e a studenti di teatro. Oggetti di lavoro saranno testi di spettacoli già prodotti (di Crimp e Ravenhill) e altri in fase di studio (di Bertolt Brecht e Rainer Werner Fassbinder). Alle sessioni di lavoro pratico sui testi saranno alternate sessioni teoriche e di lavoro fisico, con lo scopo di approfondire e chiarire la proposta della compagnia. L’intero ciclo di laboratori si colloca in un percorso di avvicinamento alla produzione 2011 degli Artefatti. I laboratori si terranno dal 5 al 9 maggio a Roma (presso il Teatroinscatola), dal 12 al 16 a Lecce (Manifatture Knos), dal 19 al 23 di nuovo a Roma e dal 26 al 30 a Bologna (Spazio Sì).
Info e iscrizioni: artefatti@hotmail.com – 335/8384927

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