Educati dal tubo catodico. Il Discorso Giallo di Fanny & Alexander

Le mille lire con Maria Montessori|Chiara Lagani in Discorso giallo (photo: Enrico Fedrigoli)
|
Chiara Lagani in Discorso giallo (photo: Enrico Fedrigoli)
Chiara Lagani in Discorso giallo (photo: Enrico Fedrigoli)
Da strumento di lotta all’analfabetismo a mezzo planetario con cui diffondere un analfabetismo di nuova specie? Cosa ne penserebbe oggi il fu maestro Alberto Manzi, protagonista negli anni ’60 di una tv didattica e di servizio di provata utilità pubblica e internazionalmente imitata?
 
In “Discorso giallo” di Fanny & Alexander assistiamo ai fronti d’onda frammentari di grammatiche edu-catodiche provenienti da oltre cinquant’anni di storia della televisione italiana. 
La donna-bambino Chiara Lagani, in grembiulino nero, schiava del telecomando, fa zapping e sciorina parole alternando sublime e stucchevole, da Manzi a Maria Montessori (il flyer dello spettacolo riproduce proprio la Montessori sulle vecchie mille lire), passando per Franck, il bambino di “D’amore si vive” di Silvano Agosti, fino ad arrivare a Sandra Milo e Maria De Filippi.
 
Il susseguirsi delle scene ci restituisce le trasformazioni di una Lagani a turno posseduta da mostruose divinità televisive: la primadonna dalle inquietanti sonorità e costantemente in cerca del riflettore, ‘piccoli fans’ geneticamente progettati da un qualche dottor Frankenstein per essere dei ‘piccoli raccapriccianti adulti’; la ‘potente donna del potente’ che eleva a dogma meritocratico la tirannia del giudizio del pubblico a casa nell’ennesimo talent show, in cui il destino del concorrente di turno è affidato ad un semaforo: verde vai avanti, rosso vai a casa, giallo… il limbo dell’incertezza, del giudizio sospeso, reiterare l’umiliazione per andarsene a casa lo stesso, probabilmente, ma soffrendo un po’ di più.  

 
Tre pezzi di storia della televisione italiana (Manzi/Milo/De Filippi) che, messi in ordine cronologico e riflessi nel presente, producono, in tre parole, un’evoluzione della pedagogia di massa come escalation di rabbrividimento: alfabetizzazione, melensaggine, antagonismo.
 
“Discorso giallo” raccoglie un testimone delicato da gestire: quello passatogli da “Discorso Grigio“, prima delle sei tracce che andranno a comporre nella sua totalità l’ambizioso progetto di Fanny & Alexander sulla forma retorica del discorso, splendidamente interpretato da Marco Cavalcoli e giunto, a circa un anno dal suo debutto, ad un’efficacia scenica quasi perfetta. 

Ammiriamo, nella compagnia ravennate, la capacità di smentire le convenzioni (che siano quelle del teatro contemporaneo o dei loro stessi percorsi di ricerca precedenti), abbandonare i tulle nel baule e mettersi in gioco, assumendosi il rischio di mostrare i muscoli con progetti complessi e programmatici come questo. I prossimi quattro – celeste/religioso, rosa/sindacale, viola/giuridico, rosso/militare – saranno rispettivamente affidati ai corpi e alle voci di Lorenzo Gleijeses, Francesca Mazza, Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco. 

 
Le mille lire con Maria Montessori
Le mille lire con Maria Montessori
Lo spettacolo interpretato da Chiara Lagani evidenzia, in certi frangenti di questo debutto, alcune rigidità nell’amalgama fra parola, gesto e personaggi, come se il flusso di vibrazioni non si fosse ancora profondamente disteso lungo la spina dorsale dell’attrice per dar luogo a scosse che provochino il cortocircuito cercato. Necessario, inoltre, compiere uno scarto ulteriore per affrancarsi definitivamente da rischiose derive simil-satiriche (restandone abilmente in bilico come dimostrato nell’episodio precedente) e sprofondare invece il più possibile nei grotteschi reconditi di questo potente quanto letale (per chiunque, anche per chi non la guarda) strumento di educazione alla “stupidità delittuosa” che è la televisione.
Siamo, in fondo, tossicodipendenti che 
continuano a ribadire di odiare ciò di cui non possono fare a meno (la televisione oggi, le tecnologie mobili domani?). 
 
Chiudiamo con un interrogativo per il buon Manzi, se da lassù ci ascolta: “Non è mai troppo tardi” per curvare verso l’alto la parabola di una nuova stagione di alfabetizzazione? Magari avverrà anche questo – potrebbe risponderci -, ma forse non per merito della televisione; e non prima che le mille lire della Montessori completino il proprio processo di metamorfosi trasformandosi in un nuovo, fiammante, cinquanta euro con l’effige di Belen Rodriguez. 
 
DISCORSO GIALLO
produzione E / Fanny & Alexander
in collaborazione con Solares delle Arti – Teatro delle Briciole
ideazione Luigi de Angelis e Chiara Lagani
drammaturgia Chiara Lagani
progetto sonoro The Mad Stork
regia Luigi de Angelis
con Chiara Lagani
sound editing Sergio Policicchio
costumi Chiara Lagani e Simonetta Venturini
maschere Nicola Fagnani
promozione Paola Granato e Marco Molduzzi
organizzazione Serena Terranova
logistica Fabio Sbaraglia
amministrazione Marco Cavalcoli e Debora Pazienza 

durata: 55′
applausi del pubblico: 1′ 55″

Visto a Torino, Cavallerizza Reale, 14 giugno 2013
Festival delle Colline Torinesi


  
0 replies on “Educati dal tubo catodico. Il Discorso Giallo di Fanny & Alexander”
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *