Eolo Awards 2011: tutti i premiati del teatro ragazzi italiano

La luna nel letto
La luna nel letto
‘Il vecchio e il mare’ de La luna nel letto (photo: teatropubblicopugliese.it)

In festa il teatro ragazzi. Sono infatti stati assegnati ieri sera, 12 maggio, dalla rivista Eolo gli Eolo Awards 2011, i massimi riconoscimenti del settore. La premiazione è avvenuta al Teatro Verdi di Milano, nell’ambito del festival Segnali organizzato da Teatro del Buratto e Elsinor. Il premio è dedicato a Manuela Fralleone, indimenticata ed indimenticabile operatrice dell’Eti.
Sono stati consegnati al migliore spettacolo, alla migliore novità, al miglior spettacolo di teatro di figura, all’intera produzione di un gruppo emergente, al miglior progetto produttivo, alla migliore iniziativa per la valorizzazione e diffusione del teatro ragazzi e due premi alla carriera.

Eolo Awards 2011 per la valorizzazione e la diffusione del teatro ragazzi in Italia è stato assegnato a Teatri abitati.
Ecco la motivazione:
per aver innescato una innovativa modalità di gestione pubblico/privata dei luoghi di spettacolo dal vivo in Puglia dando continuità di gestione, programmazione, produzione e formazione in 12 sedi di Residenze Teatrali che hanno dato stabilità a 18 compagnie teatrali pugliesi, ma complessivamente sostegno creativo a 34 compagnie regionali.
In controtendenza con ciò che avviene in Italia, Teatri Abitati propone una serie di attività destinate a tramutare l’investimento nell’economia delle arti in aumento della produttività e della crescita occupazionale, proponendo lo spettacolo dal vivo come catalizzatore culturale, per l’acquisizione di valori condivisi come apprendistato imprescindibile per il miglioramento della qualità della vita, dell’integrazione sociale contro il degrado e l’illegalità.

L’Eolo Awards 2011 al miglior progetto produttivo è andato a “Politoi” del Teatro delle Briciole, percorso creativo di Bruno Stori e Letizia Quintavalla composto da tre spettacoli: “I Grandi Dittatori”, “Siamo qui riuniti” e “Scholè”, a cui abbiamo significativamente aggiunto “I Saputoni”.
Attraverso queste quattro  produzioni, che affrontano in modo alto e diretto ma nello stesso tempo lieve il tema della politica, della scuola e del sapere, la storica compagnia di Parma ha tentato con successo di riscrivere  per le nuove generazioni un vero e proprio alfabeto civico sociale in cui riposizionare i concetti di libertà, democrazia e scuola, gravemente messi in discussione nel nostro Paese.

Eolo Awards 2011 all’intera produzione a Teatro Necessario, per aver innestato nel teatro ragazzi in modo originale ed innovativo i linguaggi propri della spettacolazione di strada e del circo.
In “Clown in libertà”, “Tête à tête” e “Barbieri” Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini e Alessandro Mori, sempre in perfetta sintonia tra loro, mescolando con consumata abilità tutto il vario repertorio della clownerie, dalle acrobazie, della giocoleria, della musica dal vivo, del teatro di varietà. Riescono a creare una vera e propria drammaturgia che ha la sapienza di adattarsi alle varie situazioni che i diversi pubblici suggeriscono e che ha nei ragazzi il suo naturale alveo emozionale.

Il primo Eolo Awards 2011 alla carriera va ad Icaro Accetella.
Già direttore organizzativo dal ’63 all’84 a Roma del Teatro del Pantheon, formatore e uomo di spettacolo di grande bonomia e affabilità, dal 1985 è direttore generale del Teatro Mongiovino di Roma, dove opera con tenacia tra mille difficoltà la storica compagnia del Teatro delle Marionette degli Accettella – Teatro Stabile di Innovazione per l’Infanzia e la Gioventù.

L’altro Eolo Awards alla carriera va a Tanny Geiser, attrice argentina sensibile ed ironica, indimenticata ed indimenticabile interprete fin dagli anni ’80 degli spettacoli di Ruotalibera prima e di Marco Baliani poi.
Da “Storia di Petrosinella” a “Soupperman” fino a “Corvi di luna” e “Memoria del fuoco”, Tanny ha immesso nelle sue interpretazioni sempre una grande forza espressiva ed inesauribile vivacità culturale. Ancora oggi propone le sue storie piene di emozione e di incanti ai bambini italiani.

Gli Eolo Awards ai migliori spettacoli di Teatro di figura se li aggiudicano “Bruttino” e “The Shocking Puppet Show” di Kosmocomicoteatro.
I due spettacoli confermano la maturità e la padronanza di tutti i mezzi espressivi di Valentino Dragano, che in “Bruttino” ha saputo riconfermare in modo inequivocabile uno stile ormai codificato, e in “The Shocking Puppet Show”, in coppia con un’altrettanto brava ed efficace Raffaella Chille e diretto da Paolo Nani, ha creato un piccolo gioiello di teatro da camera, prezioso e intelligente. Uno spettacolo che gioca letteralmente con lo sguardo dello spettatore, mescolando sapientemente pupazzi di molte dimensioni, con attori in carne ed ossa e musica dal vivo.

Eolo Awards alla migliore novità va a “Nel Bosco Addormentato” della Compagnia Bottega degli Apocrifi di Manfredonia. Per aver dato nuova linfa vitale ad una fiaba già mille volte rappresantata dal teatro ragazzi attraverso una messinscena accuratissima e piena di bellissime invenzioni, che rimandano ad un universo interculturale e giocano in modo sapiente e suggestivo con tutte le varie forme e linguaggi che il teatro possiede.

Eolo Awards 2011 al miglior spettacolo di teatro ragazzi e giovani a “Il vecchio e il mare” della compagnia La Luna nel letto di Ruvo di Puglia.
Ispirandosi al famoso capolavoro di Ernest Hemingway lo spettacolo si configura come  una grande sinfonia visiva ed emozionale che usa ogni mezzo che il teatro possiede: la musica (Verdi, Puccini, Dvorak), la luce, che reinventa il mare in tutta la sua complessità, gli elementi scenici, con quell’intersecarsi di corde, di fili abbaglianti e di vele, la pittura che costruisce il grande pesce, e le immagini in movimento, che danno spessore ai sogni sulla tolda. Tutti insieme questi elementi si abbracciano nella cattura dell’agognata preda, pensata come epopea del quotidiano rapporto tra il mondo umano e la natura, grande rito sacro che si rinnova ogni giorno e nel quale ogni giorno l’uomo diventa sempre più forte, pur sempre consapevole di avvicinarsi al suo inevitabile destino. Il tutto filtrato dall’occhio limpido ed ancora incerto dell’adolescenza.

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  1. says: Mario Ferrari

    Attenzione! Il film tratto dal romanzo di Hemingway non è di John Huston ma di John Sturges! Forse vi siete confusi col Moby Dick la balena bianca, questo sì diretto da Huston (sceneggiatura di Ray Bradbury -premio Oscar nel 1956- con Gregory Peck).
    Giusto per la precisione.

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