Inizia oggi la quarta edizione di Eruzioni Festival che ha scelto come sottotitolo “Futuri Futurismi – il limite della performance”, un omaggio al centenario della nascita del movimento futurista che vuole allo stesso tempo evidenziare lo sviluppo delle arti performative e dei linguaggi attraverso le nuove tecnologie.
Il festival, ideato da Agostino Riitano, si svolgerà ad Ercolano (NA), nei luoghi mitici delle diverse eruzioni, al mercato degli stracci di via Pugliano e al Museo Archeologico Virtuale, uno dei più grandi centri polifunzionali dell’area vesuviana.
Secondo il direttore artistico, è necessario riflettere sull’idea di performance come “pratica corporea necessaria ad una ridefinizione critica del reale”, e per affrontare al meglio quest’argomento ha deciso di avvalersi del lavoro di compagnie ed attori indipendenti.
Eruzioni, oltre a proporre spettacoli e performance, vuole assolvere il compito arduo di compiere una ricerca multidisciplinare tra le varie culture contemporanee, favorendo l’intreccio tra teatro, danza, musica, arte e cinema.
Si comincia stasera con “La missione” di Nicola Laieta per poi proseguire con “Radio Clandestina” di Ascanio Celestini (domani, 15 settembre), spettacolo che ritorna in Campania a dieci anni di distanza dall’ultima rappresentazione.
Poi sarà la volta di Zaches Teatro, un ensemble formato da tre attori-danzatori, uno scenografo e un sound designer che, fin dalla nascita, porta avanti la contaminazione tra immagine, movimento e musica. Ad Eruzioni proporranno “Il fascino dell’idiozia”, un lavoro sulla “percezione costretta dalla menomazione dei sensi”.
Il 17 il collettivo veneziano Pathosformel offrirà un teatro concettuale e visivo che si rifà alla definizione di immagine coniata da Aby Warburg. “La timidezza delle ossa”, titolo della performance che ha consacrato il gruppo e verrà presenterà ad Ercolano, si concentra sul concetto di movimento e di forma mutevole, in una sorta di commistione tra arte visiva e teatro.
Il 18 settembre Chiara Guidi della Societas Raffaello Sanzio presenterà “Flatlandia”, tratto dal libro omonimo del reverendo Abbott. La co-fondatrice della Societas darà corpo e vita ad un universo immaginario a due dimensioni sfruttando le sue particolari doti interpretative avvalendosi di suoni campionati.
Il 19 settembre il palco del Mav ospiterà Lenz Rifrazioni con “La grande cicatrice”, punto di partenza di un progetto ben più ampio, e Canio Loguercio, musicista e interprete “a fil di voce”.
Infine, grande chiusura, il 20, con Ricci/Forte che presenteranno “Macadamia Nut Brittle”, uno spettacolo di forte impatto che continua a far discutere ma ad ottenere grande favore del pubblico. Il duo torna così nel napoletano, che aveva già ospitato la loro performance site specific “Wunderkammer” e, anni addietro, “Troia’s discount”.
All’apice della loro carriera, “Macadamia Nut Brittle” sarà sicuramente uno dei momenti più potenti e trasgressivi di un festival che, ogni anno, cresce sempre di più.