Esperidi on the Moon: l’arte a Campsirago si fa rarefatta

Alberi maestri kids (photo: ilgiardinodelleesperidifestival.it)|The Great Giant Leap di Fossick Project
Alberi maestri kids (photo: ilgiardinodelleesperidifestival.it)|The Great Giant Leap di Fossick Project

“Esperidi on the Moon”. Come un astronauta in equilibrio instabile, a zonzo su un suolo scosceso, torna a Campsirago (LC) Il Giardino delle Esperidi, esorcizzando Covid e crisi economica. Un piccolo passo per un festival, un grande passo per il teatro, che riparte con sei mesi d’anticipo sulle ipotesi rovinose che prefiguravano il ritorno agli spettacoli dal vivo non prima del 2021.

Un bel segnale che l’estate 2020 riparta da questa rassegna, che ancora una volta dà il la ai festival all’aperto della bella stagione. Ancora più importante che la ripartenza avvenga in Lombardia, terra ferita ma non prostrata, che ha pagato il tributo più alto all’emergenza sanitaria.

Con questa sono sedici edizioni. Dal 27 giugno al 5 luglio sul Lago di Lecco, tra Colle Brianza, Olgiate Molgora, Ello e Olginate, si susseguiranno quattordici compagnie per sedici spettacoli, con un cartellone impostato in tempi record fra teatro, danza, musica e incontri.
Ci si affida all’usato garantito, ma anche a nuove produzioni tutte da scoprire. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età. Via dunque a spettacoli per ragazzi, teatrodanza, performance, prosa, spettacoli itineranti, laboratori. Oliverio Ponte di Pino, giornalista, e scrittore, modererà due talk aventi come oggetto l’interazione fra teatro e varie professionalità.

Il direttore artistico Michele Losi, presenta il festival: «La parola guida è “riconnettersi”, centrale per artisti, pubblico, operatori e critica. Questi mesi di lockdown hanno modificato la nostra attitudine allo stare insieme, al comunicare, al percepire. Riconnettersi alla natura attraverso l’arte è fondamentale. Sono felice di aver mantenuto l’impalcatura del festival: una kermesse di nove giorni preceduta da una settimana di laboratori. Tutte le compagnie si sono messe in gioco. Il nostro è un festival rarefatto che si realizza “sulla luna”. Con una diradazione dell’ossigeno (dovuta alle misure di sicurezza), che pure ossigenerà noi tutti. La metafora è indicativa della capacità di adattarci che abbiamo come uomini. Trovando il modo di valorizzare una natura che quattro mesi di lockdown hanno aiutato a rifiorire più di quanto abbiano fatto i politici in trent’anni di parole sterili».

Un’enorme vitalità. Una capacità di resilienza espressa con progetti che non si sono mai interrotti, e spesso hanno solo cambiato pelle: questo è Campsirago. Come “Favole al telefono”, al debutto live sabato 27 giugno alle ore 16 a Villa d’Adda Sirtori, Olginate. Cessata l’emergenza che aveva fatto di questo lavoro un’interazione a distanza emulsionante per bimbi di tutte le età, ora “Favole al telefono”, tratto da Gianni Rodari, diventa gioco interattivo. I bambini ne saranno a un tempo utilizzatori e creatori, inventando storie sulla scia dei suggerimenti contenuti in “Grammatica della fantasia”.
Alle 18.30 primo talk, dal titolo “Pensare la terra”. Oliviero Ponte di Pino dialoga a Olginate con Fabrice Olivier Dubosc (psicologo), Gerardo Guccini (professore di Discipline dello spettacolo), Emilio Padoa Schioppa (professore di Ecologia), Michele Losi e Marco Maria Linzi (regista).
Proprio Linzi, direttore del Teatro della Contraddizione (raffinata sala di Milano a rischio chiusura per lambiccate questioni burocratiche), è l’autore di “Weiss Weiss. L’essere del non essere. Sulla sparizione di Robert Walser”, eccentrico e malinconico scrittore svizzero morto il giorno di Natale del 1956, dopo 23 anni di autoreclusione in una clinica psichiatrica. In scena alle 21.30.

Domenica 28 giugno, sempre Olginate è la location del ritorno alle Esperidi di “E io non scenderò più” (ore 10.30–16, Lungolago Martiri della Libertà). La Compagnia Stradevarie racconta a spettatori in erba una storia di libertà e amore per la natura, liberamente ispirata al “Barone Rampante” di Italo Calvino.
A Villa d’Adda Sirtori, alle 18, Oliviero Ponte di Pino in collaborazione con Ateatro, dialoga con Michele Losi e il medico Vittorio Agnoletto sul tema “teatro e salute”: un’occasione – probabilmente – per chiarirsi le idee sulle troppe contraddizioni che hanno reso il sistema sanitario lombardo vulnerabile, e la regione locomotiva d’Italia epicentro dell’emergenza Covid.
Stessa location per due eventi artistici: alle 20.30 il teatrodanza site-specific “Annotazioni per un Faust _studio per luoghi remoti”, di Natiscalzi DT; alle 22.30 la performance “TRE_quanto vale un essere umano? Working progress”, di Qui e Ora Residenza Teatrale: un primo studio di ricerca sul valore dell’essere umano, sull’identità, sul corpo in rapporto con altri corpi, con la direzione di Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti.
Lunedì 29 e martedì 30 giugno, doppio appuntamento a cura di due compagnie di Campsirago: alle ore 18, 18.30 e 19, da Mondonico a Campsirago, la performance itinerante “Alberi maestri” di Pleiadi, cammino esperienziale immerso nella natura del Monte Brianza. Dalle 16, a Campsirago Residenza oppure online, la performance one to one “Hamlet private” di ScarlattineTeatro: alla scoperta, attraverso i tarocchi, dell’Amleto che risuona nella nostra coscienza.

The Great Giant Leap di Fossick Project
The Great Giant Leap di Fossick Project

Inizio luglio a Olgiate Molgora. Mercoledì 1 alle 20.30 a Mulino Tincati, il teatro-canto della Piccola compagnia Palazzo Tavoli: “Luachi (primo studio) viaggio intorno ai canti polivocali contadini calabresi” disegna una costellazione di canti popolari di viscerale forza taumaturgica. Alle 22, all’area Nava, prima nazionale de Gli Omini, in scena con “Coppa del Santo. L’agonismo al tempo del distanziamento sociale”: una sorta di abbecedario agiografico tra serio e faceto, sacro e profano. Entrambi gli spettacoli saranno replicati giovedì 2 luglio, stesso luogo, stessi orari.

Venerdì 3 luglio gli eventi si svolgono a Ello. Al Municipio, alle ore 16, replica di “Favole al telefono. A seguire, alle 18.30, presentazione del libro di Simone Pacini, “Il teatro sulla Francigena. Trenta attori in cammino dalla Toscana alla Francia” (Silvana, 2018). Alle 20 al Campo sportivo, in anteprima nazionale, la performance “Radio Olimpia, Bomba libera tutt!”, di Collettivo MMM, vincitore del bando Open 2020. Alle 21.20, in piazza della Chiesa, anteprima nazionale dello spettacolo “Maicol Gatto”, di e con Matteo Galbusera: per omaggiare la musica elettronica degli albori.
Sabato 4 luglio, dopo le repliche di “Hamlet private” (ore 14.30 Campsirago Residenza o online), “Favole al telefono” (alle 16 a Bestetto, Colle Brianza) e “Radio Olimpia, Bomba libera tutt!” (alle 20 a Ravellino, Colle Brianza), ecco a Campsirago alle 18 la performance “Progetto Conrad – In to THEatre Wild©” (INTI Campsirago Residenza) anteprima nazionale ispirata a “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad.
Campsirago è lo scenario sia di “Vieni su Marte”, (ore 21.15) di Vico Quarto Mazzini, sia di “A zonzo per la dolce vita” (ore 22.45) concerto che la graffiante Camilla Barbarito dedica al compositore Nino Rota.

Chiusura a Campsirago domenica 5 luglio. Alle 10.30 e alle 15.30 nel bosco di Campsirago, “Alberi maestri Kids” diventa performance itinerante immersiva tutta dedicata ai bambini. Ancora repliche per “Hamlet private” dalle 14.30, e “Radio Olimpia, Bomba libera tutt!” alle 17.
Alle 18, talk su “Lo stato dell’arte”, a cura di C.Re.S.Co. Titoli di coda alle 21.15 con “The Great Giant Leap”, di Fossick Project, spettacolo onirico di teatro d’ombre ispirato alle biodiversità.

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