Ancora Face à Face per scoprire la drammaturgia francese

Duetto
Frédérique Loliée e Elise Vigier sono le protagoniste di ‘Duetto’

Face à Face. Parole di Francia per scene d’Italia”, giunto alla sua terza edizione, è un progetto che intende far conoscere e promuovere la drammaturgia francese in Italia. Da quest’anno, inoltre, un lavoro speculare vede coinvolte numerose città francesi parallelamente impegnate a diffondere nel paese d’oltralpe la giovane drammaturgia italiana.

Molte le città e i teatri italiani che partecipano a “Face à Face”, da Milano a Palermo, da Udine a Lecce. Il 22 e il 23 marzo la rassegna è sbarcata al Teatro Vittoria di Torino dove, in collaborazione con lo Stabile cittadino, sono andati in scena due spettacoli decisamente diversi, ma entrambi di grande interesse.
Protagonista della prima serata è Roberto Herlitzka, grande interprete di “L’animale del tempo”, scritto da Valère Novarina e tradotto da Gioia Costa, per la messa in scena di Carmelo Rifici.
Il testo di Novarina, tra i più importanti autori contemporanei del teatro in lingua francese, è decisamente sorprendente. Neologismi, ripetizioni, allitterazioni e apostrofi rendono lo spettacolo terreno e allo stesso tempo sublime. L’incontro tra la lingua parlata e l’elevatezza di alcune immagini, il materiale e l’incorporeo, si sovrappongono in un andamento serrato, a tratti carnale, ma, paradossalmente, lirico allo stesso tempo.

La magistrale interpretazione di Herlitzka sa dare vita a questo connubio di toni e sensazioni. L’attore, in piedi dietro al leggio, con la sola forza della propria espressività, riusce a rendere nel migliore dei modi l’urgenza, l’intensità e l’energia del testo. Come un’incontenibile vitalità  imprigionata che preme per trovare la propria libertà, la sobria e statica postura di Herlitzka  restituisce, nel migliore dei modi, la forza e l’energia che cercano avidamente di trovare sfogo.

Di genere decisamente differente è lo spettacolo della seconda serata del “Face à Face” torinese: “Duetto. Tutta la vita sono stata una donna”, di Leslie Kaplan.
La pièce si apre con Frédérique Loliée, attrice già nota al pubblico italiano, che dichiara: “L’angoscia mi angoscia”. Il testo tratta infatti delle contraddizioni, degli interrogativi, fragilità e paure che si pongono, quasi ossessivamente, le due protagoniste femminili dello spettacolo.
In uno scenario in un certo senso “pop”, circondate da prodotti di consumo quotidiano, le due donne dialogano in modo serrato sul senso della vita, alternando questioni esistenziali a slogan televisivi. L’incalzante contrapporsi dei toni fa sì che, al culmine dello spettacolo, un’interprete dichiari: “Tutta la vita sono stata una donna”, e con assoluta leggerezza si senta rispondere: “Moulinex libera la donna. Il pelapatate mi ha cambiato la vita”. Scambi di battute che provocano ilarità e suscitano la risata.
Questioni come la solitudine, l’incapacità di trovare un proprio equilibrio e l’incomunicabilità vengono affrontate, a tratti, con luoghi comuni, ma non mancano tuttavia semplici considerazioni che toccano la più vera realtà quotidiana. “Perché tutti sono così amorevoli e aspettano di ritornare a casa la sera per mostrare il loro viso inacidito?”.
Un testo sulla fragilità, insomma, sottolineato anche dall’accento francese delle due protagoniste, che, mostrando la non piena padronanza della lingua italiana, riesce a dar risalto al senso di incertezza e smarrimento che, in determinati momenti, colpisce la vita di ciascuno.

La rassegna proseguirà ancora tra Milano, Roma, Napoli, Firenze, Bologna, Genova, Bari e Noto, per una terza edizione in scena fino al 5 luglio. Tra i prossimi spettacoli “L’adorazione” di Jean-René Lemoine curato da Fabrizio Arcuri, con Laura Marinoni e Alessandro Genovesi il 6 aprile a Milano, o ancora, il 7 e 8 maggio al Mercadante di Napoli Joel Pommerat presenterà “Je tremble (1 et 2)”. A Roma Giorgio Barberio Corsetti proporrà il testo di Olivier Py “Epistola ai giovani attori”, mentre a Firenze Giancarlo Cauteruccio guiderà la regia de “Il ponte di pietra” di Daniel Danis. Nuova puntata anche a Torino, nell’ambito del Festival delle Colline Torinesi, dal 26 al 28 giugno con “Le livre d’or de Jean” di Hubert Colas. Sono solo alcuni degli appuntamenti di “Face à Face”: un’importante e insolita occasione per scoprire, ritrovare e conoscere la ricchezza della drammaturgia francese.

L’animale del tempo
di: Valère Novarina
con: Roberto Herlitzka
mise en espace a cura di: Carmelo Rifici
traduzione: Gioia Costa
durata: 55’
applausi del pubblico: 4’

 

Duetto. Tutta la vita sono stata una donna
di: Leslie Kaplan
con estratti di testi di Rodrigo Garcia
progetto di e con: Frédérique Loliée Vigier
video: Bruno Geslin
diapositive: Katya Legendre
fonico: Teddy Degouys
luci: Ronan Cahoreau-Gallier
scene: Jean-Pierre Giraud
produzione: Théatre des Lucioles. Rennes
durata: 1 h 05’
applausi del pubblico: 2′

 

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