‘Fermata d’autobus’ di Gao Xingjian (Artemedia)

Fermata d'autobus (Artemedia)
Fermata d'autobus (Artemedia)
Fermata d’autobus (Artemedia)

SABATO 23 Maggio 2009 – Ore 21.00

Teatro Borgonuovo 

via Roma 149/c

Rivoli (TO)

PERSONAGGI ED INTERPRETI

L’uomo Silenzioso – Duilio Brio
Il Vecchio – Alessandro Vignale
La Signorina – Daniela Cocca
Il Ragazzo – Maria Sole Cochis
Il Giovane con gli occhiali – Liborio Signorino
La Madre – Tilli Costa Bioletti
L’Artigiano . Alberto Chiesura
Il Funzionario MA – Pietro Antonio Nevolo

BALLERINE

Valentina Pecchio, Cinthia Borgna, Erika Macaluso,
Cristiana Di Matteo, Valeria Nucera, Francesca Pantò,
Raissa Iorfino

EDITOR MUSICHE

Pepè Verdino

COREOGRAFIE ED AIUTO REGIA

Vanessa Pagliano

REGIA

Patrizia Papandrea


Motivazioni

…”Restate in fila, fate tutti la fila!”…

Ci siamo accostati a Gao Xingjian e, in particolare a Fermata d’autobus, per il gioco di un nuovo teatro dell’assurdo, così cinese e allo stesso tempo così universale, che mette in atto.
Inoltre, perché è impossibile, leggendo questo testo, non riflettere sulla denuncia di un sistema che spinge progressivamente verso la marginalità intere fasce di popolazione, pressoché inermi, una denuncia che fa dello stesso autore trentenne un deportato in un campo di rieducazione per cinque anni (1970-’75) e dal 1989 un rifugiato politico in Francia.

…”Se è così che ti comporti, l’autobus non si fermerà mai”…

Sinossi

Otto personaggi, si trovano a una fermata di periferia e aspettano l’autobus che dovrebbe portarli in città. L’attesa infinita e non risolta, condiziona con effetti anche di comicità, la loro vita.

“Il teatro oggi deve assolutamente preservare la sua essenza e cioè l’azione”.

Questa visione di Gao Xjingian del teatro rende l’azione di un gruppo di persone che vogliono partire, ma non ci riescono, la parte essenziale dello spettacolo.

Trama

L’ uomo silenzioso, il vecchio, la signorina, il ragazzo, il giovane con gli occhiali, la madre, l’artigiano e il funzionario, ossia sei uomini e due donne, che rappresentano uno spaccato della società urbana cinese dei primi anni ’80, ciascuno spinto da un motivo diverso, entrano in relazione in una situazione di attesa frustrata.
La compagnia dei trasporti, che incarna il sistema tentacolare di cui sono vittime, gioca loro un brutto scherzo: gli autobus non passano e se passano non si fermano, nemmeno quando sono tanti e passano in tutte le direzioni. Passa anche il tempo sulla scena, l’orologio del giovane con gli occhiali segnala che sono passati dieci anni, forse con riferimento alla durata della rivoluzione culturale cinese.
Le condizioni atmosferiche, inoltre, non sono tra le più favorevoli: pioggia e vento sferzano i personaggi costringendoli a condividere, durante l’attesa, uno spazio sempre più ristretto.
Il funzionario tenta di rientrare, sembra rinunciare all’intenzione di andare in città, salvo poi tornare in scena quando la situazione diventa estrema.
Solo l’uomo silenzioso, dopo l’inutile passaggio del terzo autobus, si dirige verso la città a piedi.
Torna però continuamente  in scena evocato dalla musica, dapprima un leit-motiv, doloroso, quasi lancinante, poi via via la musica diventa sempre più allegra, fino a trasformarsi in una marcia.

Note sull’autore

Gao Xingjiang nasce nel 1940 a Ganzhou, in Cina.
E’ un artista totale. Premio Nobel per la Letteratura nel 2000 con il romanzo La Montagna nell’anima, scrittore di pièces teatrali, regista di teatro e di cinema, critico letterario e pittore.
Drammaturgo del Teatro dell’Arte Popolare di Pechino nel 1981.
Nel 1983, dopo la rappresentazione di Fermata d’autobus, per evitare di subire ulteriori rappresaglie, si allontana per la prima volta da Pechino.
Il suo viaggio, di 15.00 chilometri, ispira qualche anno dopo il romanzo che gli aggiudica il Nobel.
Nell’’87 si trasferisce definitivamente a Parigi. Da allora non rientra più in Cina.
Nel 1989 la pubblicazione della sua pièce teatrale La fuga, storia ispirata ai fatti di Tienanmen, scritta da Xjingian mentre si trova già in Francia, provoca la messa al bando in Cina di tutte le sue opere e il suo esilio volontario.

Caratteristiche dello spettacolo

Claire Conceison, che nel 2001 mette in scena Fermata d’autobus con e per gli allievi del corso di letteratura cinese presso l’Università del Michigan, scrive che le commedie di Gao Xingjian, che per la maggior parte delle volte vedono l’autore stesso nei panni del regista, rappresentano una sfida scoraggiante per i frequentatori – lettori, attori, registi e critici – del teatro sperimentale post-moderno, ma lasciano a lungo negli spettatori e negli attori la sensazione di aver partecipato a un’esperienza intensa.
Scritto nel 1983 e quasi immediatamente vietato in Cina, il testo è un esempio  ancora poco conosciuto in Italia, della drammaturgia di Gao Xingjian.
Una drammaturgia che introduce elementi innovativi nella forma, nel linguaggio e nei temi trattati consentendo all’autore di rivedere la tradizione alla luce delle problematiche della società cinese post-maoista.
Ne scaturisce un teatro dell’assurdo – “L’assurdo si nasconde nella realtà… Nella vita, l’assurdo e la realtà si compenetrano” – che per certi versi lo avvicina ad autori del teatro occidentale, di cui ha subìto l’influenza, seppure con le debite differenze.
“Trovo normale che ci sia chi faccia paragoni tra Fermata d’autobus e Aspettando Godot. A me è piaciuto molto questo testo di Beckett, che vede nell’attesa la tragedia dell’umanità. Ma per me l’attesa è innanzitutto una commedia” (Gao Xjingian, In forma di Parole, 2000, Il Pomerio)
Benché il contesto originale dell’opera sia quello urbano cinese dei primi anni ’80 – nel 1981 infatti  Gao è drammaturgo del Teatro dell’Arte Popolare di Pechino – il taglio dell’opera è umanistico più che culturale e quanto mai universale.
Le passioni, di cui i personaggi sono prigionieri,  si riflettono in tutta la loro assurdità solo nello sguardo altrui. Ciò li rende a tratti ridicoli e a tratti pietosi.
L’allestimento proposto si colloca in un contesto di ricerca sperimentale sul connubio tra la danza e il teatro, ricerca già iniziata dalla nostra associazione con lo spettacolo Molto rumore per nulla qualche anno fa. Questa volta sperimentiamo però coreografie utilizzate talvolta come effetto scenico (la pioggia, il vento, l’illuminazione del palco), talvolta come elemento protagonista (il/i pullman/s che non si fermano mai), unico effetto, tra tutti, non specificato dall’autore nelle didascalie del testo.
La compagnia degli attori si arricchisce pertanto di un gruppo di giovani ballerine che esegue le coreografie descritte. Nel verificare la loro immediata disponibilità e sensibilità di scena, durante la preparazione dello spettacolo, ci siamo accorti che il testo può risultare particolarmente stimolante anche a un pubblico di giovani spettatori. Pertanto lo spettacolo è adatto anche a gruppi di studenti o scolaresche a partire dal livello medio/superiore, come esperienza di un percorso di avvicinamento alla letteratura e/o alla drammaturgia cinese contemporanea, alle novità che questo teatro dell’assurdo propone o, ancora, di un percorso didattico sui Diritti Umani Universali, se si affronta il testo in relazione alla biografia dell’autore.

L’Associazione Artemedia

Artemedia è una associazione culturale senza fini di lucro che promuove ed offre una possibilità di espressione ad ogni forma d’arte con particolare, ma non esclusivo, riferimento a teatro e musica.
Gli ambiti artistici in cui Artemedia opera possono essere tanto di estrazione tradizionale (ARTE) quanto di derivazione sperimentale e multimediale (MEDIA).
Le attività che Artemedia svolge per raggiungere questi obiettivi sono principalmente rivolte verso:
• produzione
di spettacoli in proprio come momento di studio, sperimentazione e crescita artistica dei soci,
• fornitura di servizi
• organizzazione di eventi culturali e sociali (anche per istituzioni private),
• allestimento di laboratori in proprio, per le scuole e per la formazione manageriale.
Fin dalla sua fondazione (ottobre 2001), Artemedia ha già avuto modo di sperimentare con soddisfazione gli obiettivi alla base della vita associativa ed intraprendere un costante percorso di crescita.
Tutti i dettagli delle attività sono disponibili all’ indirizzo: http://www.arte-media.it

per info :
info@arte-media.it
cell :  3334507534
http://www.arte-media.it/fermatadautobus.htm

 

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