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25 anni di Incanti. Figure in viaggio verso il futuro

Drew Colby|Mr. Train

Drew Colby|Mr. Train

Nozze d’argento per il festival di teatro di figura torinese Incanti.
Nasceva infatti nel ’94 (a quanto pare un anno fortunato, che vide il debutto, sempre a Torino, anche della Scuola Holden) grazie al sostegno della Città e della Regione, due partner che il festival, diretto da Alberto Jona, non ha perso negli anni, e che anzi da quest’anno – quasi a suggellare l’anniversario della 25^ edizione – intervengono con un finanziamento triennale, garantendo così al festival una certa continuità nei progetti portati avanti.

Accanto a Jona, aprono la conferenza stampa Francesca Leon (assessore alla Cultura della Città di Torino) e Antonella Parigi (assessore alla Cultura della Regione). Ecco allora il teatro di figura accostarsi a temi quali l’innovazione e la sperimentazione dei linguaggi, per una rassegna da tempo multidisciplinare; mentre Parigi sottolinea “l’orgoglio di aver sostenuto sin dall’inizio il festival, una vera e propria “chicca torinese”, un’eccellenza internazionale, che merita plauso per il suo carattere intrinsecamente poetico ma anche per la tenacia dei suoi organizzatori”.

Tema dell’edizione 2018 sarà il viaggio, a partire da Omero sino ai migranti dei giorni nostri, tematiche che quindi hanno un forte aggancio al contemporaneo, alle urgenze del presente, ma senza tralasciarne la vena immaginifica, magica, onirica.

Il programma delle serate, che si svolgeranno sempre alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani (ad eccezione di una puntatina al Caffè Müller la sera del 4 ottobre) si apriranno martedì 2 ottobre.
“La serata inaugurale sarà, come sempre, “domestica”, nostrana – anticipa Jona – Si gioca in casa con uno spettacolo storico della compagnia Controluce Teatro d’Ombre, una delle prime tournée che fece Incanti, insieme al Coro del Teatro Regio, per uno spettacolo debuttato nel 1999 e che ha girato da allora l’Europa e l’Asia”. Jona si riferisce a “Didone e Enea”, che a Incanti sarà musicato dal vivo da alcuni giovani talenti della sezione specializzata in canto barocco del Conservatorio di Cuneo.
La serata vedrà anche in scena “Il labirinto”, luogo di esplorazione interiore in cui il Minotauro diventa metafora delle forze profonde dell’Es: sarà l’esito del PIP – Progetto Incanti Produce, che in questa edizione, a differenza delle passate, è diretto proprio da Controluce.

Il 3 ottobre, a cura del Teatro delle Apparizioni di Roma, saranno di scena le “Fiabe da Tavolo”, spettacolo di narrazione da camera (o meglio, da tavolo): fiabe come percorsi di formazione per l’infanzia e non solo.
Arriverà anche la prima assoluta di “Cinema in silhouette” di e con l’inglese Drew Colby, un viaggio nel cinema attraverso l’antica arte dell’ombromania.
Altra prima nazionale, con uno sguardo alla tradizione, sarà quella di Cristobal Purchinela della compagnia spagnola Alauda Teatro per uno spettacolo con i burattini a guanto e la musica dal vivo di organetto e violoncello.

Il 4 ottobre si parte già la mattina con il Progetto Cantiere, nato 7 anni fa come “spazio off” per le compagnie italiane. Un’esperienza che ha rafforzato nel tempo la convinzione della necessità, in Italia, di una vera e propria scuola di teatro di figura. Da quest’anno si è quindi creata una rete di sette festival (Puppet Festival di Gorizia, IF-OFF di Milano, Impertinente Festival di Parma, Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure Arrivano dal Mare di Ravenna, Immagini dell’Interno di Pinerolo, L’altro volto del Teatro di Cagliari) e il Cantiere non è più solo un’occasione per le singole compagnie di presentare i loro lavori, ma un’opportunità, per alcune di esse, di venire selezionate, seguite, supportate e formate per la durata di un anno, per poi presentare il loro prodotto finale nell’edizione 2019 di Incanti.
La serata darà spazio a “Mr. Train”, della compagnia spagnola Trukitrek Puppet Company, spettacolo senza parole sull’amicizia e sulla solitudine. Il fatto di non essere parlato, sottolinea Jona, è un’attenzione agli spettatori non udenti cui si presta in generale il teatro di figura.

Mr. Train

Incanti ha dimostrato negli anni l’interesse a tessere legami con le realtà culturali del territorio, pertanto continua la positiva sinergia con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, che ha elaborato l’immagine-logo per il Progetto Cantiere, mentre inaugura una nuova collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics di Torino, che ha invece offerto l’immagine-manifesto del festival, il cappello magrittiano.

Il Progetto Accademia, giunto al suo IV anno, si propone il 5 ottobre di dare visibilità alle scuole d’arte drammatica che prevedono il teatro di figura nella loro offerta formativa. Quest’anno è ospite l’Università di Stoccarda, che presenta quattro lavori dei suoi allievi (prevalentemente teatro d’oggetti).
Nella stessa serata anche “La Pelle Du Large”, adattamento per cavatappi dell’Odissea di Omero, della compagnia francese diretta da Philippe Genty: una versione del leggendario viaggio di Ulisse che si promette esilarante e dissacrante.

Un omaggio a Giuliano Scabia, “drammaturgo che ha saputo attingere al teatro popolare, al teatro di strada e alla commedia dell’arte”, è quello di Onda Teatro e Controluce previsto per il 6 ottobre: un progetto che ci racconta, insieme allo psichiatra Beppe Dell’Acqua, l’avventura di Marco Cavallo per celebrare i 40 anni della Legge Basaglia, ricordando la forza propulsiva, in quest’ambito, del lavoro teatrale di Scabia.
Nella stessa serata “Babylon”, prima nazionale dell’olandese Stuffed Puppet, un viaggio dei migranti odierni visto dalla prospettiva di Dio e del Diavolo; e “Soleil Couchant”, altra prima nazionale della compagnia belga Tof Théâtre, spettacolo senza parole sulla vecchiaia e i ricordi.

Il penultimo giorno di festival, domenica pomeriggio, ospite “Nei Cieli Di Mirò” del Teatro del Buratto: la tecnica del teatro su nero rilegge i dipinti di Mirò e il romanzo di Daniel Pennac “Il giro del cielo”, da questi ispirati.
Alla prova anche il giovanissimo burattinaio Mattia Zecchi, che riprende la tradizione di Fagiolino, Sganapino, Sandrone, i tre servi del dottor Balanzone ne “I Tre Servi Alla Prova”.
Mentre la sera prosegue la collaborazione con il cinema Massimo, dove alle 20.30 sarà proiettato “Le roman de Renard” di Ladislas Starevich, uno dei capolavori del cinema d’animazione in stop-motion.

L’ultima giornata di festival, l’8 ottobre, anche in questa edizione si sposta a Grugliasco, e sarà dedicata ai bambini più piccoli con “BZZZ. Operina per Brutto Anatroccolo, fiati e ombre” di e con Katarina Janoskova della compagnia L’asina sull’isola.

Attorno a Incanti ci saranno poi altri eventi: il 5 ottobre alle 10,30 la tavola rotonda/osservatorio sullo stato del teatro di figura internazionale, fra tradizione e percorsi possibili di innovazione. Mentre per tutta la durata del festival, dal 2 all’8, l’installazione di teatro d’ombre di Lisa Borgenheimer nella Galleria d’arte Wild Mazzini. Infine i workshop: uno sulla relazione tra corpo dell’interprete (mimo, attore, ballerino, marionettista, circense) e oggetto/materia, e ulteriori due diversi workshop sul teatro d’ombre.

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