Visioni contemporanee al Festival Movi|mentale di Napoli

'NIP_not important person' Macelleria Ettore

L’intento era scagliarsi contro il muro della tradizione: la quinta edizione del festival Movi|mentale si è svolta a Napoli questo fine settimana, dal 20 al 23 ottobre

'NIP_not important person' Macelleria Ettore
‘NIP_not important person’ Macelleria Ettore (ph. Francesca Padovan)

“Piattaforma delle idee, luogo della contaminazione artistica e della ricerca drammaturgica contemporanea”, la rassegna, ideata e diretta da Interno5, presenta sette appuntamenti tra dibattiti, coreografie e arte performativa di stampo internazionale.
Un’insurrezione del contemporaneo in queste “Quattro giornate” napoletane, guidate dal direttore artistico Antonello Tudisco.

Giovedì, in apertura del festival, all’Istituto Grenoble si è svolto un incontro con Hèla Fattoumi e Eric Lamoureux, direttori del Centro Coreografico Nazionale di Caen / Bassa Normandia, che il giorno successivo hanno presentato al pubblico “La danse de pieze”, coreografia ludica interpretata da Moustapha Ziane e Hafiz Dhaou su testi dell’antropologo Malek Chebel.

Un dibattito sulle arti performative, che ha affrontato l’evoluzione dei linguaggi del teatro contemporaneo in funzione dei cambiamenti sociali, con l’ausilio di una platea di operatori culturali ed artisti, ha preceduto la serata al Lanificio 25 con un “Opening Party” con dj set e video istallazioni condite da gastronomia franco-tunisina.

Sabato sono stati presentati “YY” e di “NIJI”. Il primo, di e con Stefano Botti e Aldo Torta ha visto i due coreografi esibirsi in un insolito duo, selezionato per la Vetrina Giovane Danza d’Autore ’08 (Ravenna) e collocato tra i lavori dell’Explo 2009.

In “NIJI” l’ideatrice e danzatrice Francesca Cinalli ha presentato un lavoro di ricerca compiuta sul corpo in un connubio di ritualità e culture, attraverso una “preghiera ispirata al tempo e alle sue metamorfosi tra Oriente e Occidente, fra tradizione e rito”.

Ieri in scena Macelleria Ettore con “NIP_ not important person”, un osservatorio su dinamiche e relazioni tra persone, nel tempo e nello spazio.
Il progetto, finalista al Premio Kantor 2010 del Crt Teatro dell’Arte di Milano, sottopone il NIP (lo spettatore) alla visione di un reality a flusso continuo, evocando il tempo del fruitore contemporaneo trascorso tra zapping, Superenalotto, giornali Leggo e Grande Fratello.

A chiudere il festival è stata la Tanzcompagnie Gießen con “Dickäuter (Pachiderma)” degli ideatori-coreografi Tarek Assam e Mirco Hecktor, che esaminano la supposta ostinazione dei pachidermi a livello fisico, psicologico e mitologico, insieme con la loro vulnerabilità, solitudine e saggezza.

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