Capita che, dopo aver girato l’Italia ad inseguire miti, dopo aver passato un’adolescenza a cercare nel verbo teatrale la poesia che ti incarna, un giorno decidi di provarci.
Magari è fine estate, e da questa parte del mondo due adolescenti muovono un battito d’ali fondando un teatro… ‘per dire’, mentre dall’altra parte del mondo Katrina devasta New Orleans.
Se li guardi capisci che sono un po’ così: un po’ consapevoli e un po’ incoscienti, capaci d’innescare reazioni a catena che sai dove iniziano ma non puoi immaginarti dove finiscono.
Avevo incrociato per la prima volta Licia Lanera e Riccardo Spagnulo a Modena qualche mese fa, al Teatro delle Passioni in occasione di VIE. Erano al tavolo con i ragazzi delle Albe, e ci eravamo scambiati due battute al volo. Qualche mese prima, a maggio 2008, erano stati tra i dieci vincitori del bando Nuove Creatività pubblicato dall’Ente Teatrale Italiano con il progetto “Capatosta – Esercizi di lingua violenta”, presentato con il Teatro Kismet e con la collaborazione di Ravenna Teatro e Teatro Pubblico Pugliese. Il progetto si concluderà con una nuova produzione, “Furie de sanghe/Emorragia Cerebrale”, che debutterà al Teatro Valle di Roma il 21 maggio.
Il quell’occasione loro erano in partenza, e l’appuntamento fu rimandato ad una prossima volta.
Fibre Parallele ha iniziato il suo percorso artistico nel 2003 al Centro Universitario per il Teatro di Bari, per poi approfondire la formazione in seminari con Enzo Moscato, Marco Sgrosso, Massimo Verdastro, Francesca Della Monica, Luca Scarlini, Living Theatre e Odin Teatret. Importante anche il tempo trascorso con Ricci/Forte e il regista Carlo Formigoni.
A novembre 2007 il duo produce “Mangiami l’anima e poi sputala”, spettacolo che arriva semifinalista al Premio Scenario 2007, debuttando poi a Roma, al Rialto Santambrogio, nell’ambito della sesta edizione di Ubu Settete.
Da ottobre di quell’anno la compagnia gestisce anche uno spazio culturale presso il circolo Arci Gramigna di Bari, dove ha organizzato “Room for Rent”, una rassegna per parole, immagini e suoni, che da novembre 2007 ad aprile 2008 ha ospitato 25 eventi.
Ora stanno lavorando alla realizzazione della performance “2.(DUE)”, progetto selezionato al concorso Extra, promosso dall’associazione Gai (Giovani Artisti Italiani).
Insomma battono le ali, i ragazzi. E c’è da sperare che riescano veramente a prendere il volo.
Li abbiamo rincrociati a marzo nello Spazio Pim a Milano, realtà che – tra l’altro – ha da pochissimo inaugurato una seconda struttura in zona Milano sud, il Pim Off.
Un connubio di linguaggi arditi, quello con Fibre Parallele: sul palco del teatro, una chiacchiera sciolta e verace con i due ragazzi, per presentarsi, raccontarsi e spiegare come si inizia. Difficoltà, ansie e primi successi.