Comincia stasera al Teatro Nuovostudiofoce con lo spettacolo “Boris Bronski” di Meik, La Comédie des Masques, la diciannovesima edizione del Fit, il festival internazionale di Lugano, organizzato da Teatro Pan, che fino al 31 ottobre animerà la scena ticinese con numerosi spettacoli di compagnie provenienti da Francia, Germania, Giappone, Kosovo, Italia, Perù, Spagna e Svizzera. Questa edizione si contraddistingue per la sua vocazione internazionale e per la necessità di soffermarsi sul lavoro dell’attore e i modi, diversi, che questi ha per incantare il pubblico. Sono previsti 15 spettacoli a Lugano, cuore del festival, ed uno al Teatro Sociale di Bellinzona.
Sabato presenteranno i loro lavori due compagnie catalane: “Capses” della compagnia Laitrum, originale installazione per 20 spettatori alla volta e “Penèlope” della compagnia Pepa Plana, un originale remake della Guerra di Troia raccontata da una donna clown, con la ricostruzione delle navi, delle città, degli eroici guerrieri e soprattutto del celeberrimo cavallo che portò Ulisse alla vittoria!
La prossima settimana andranno in scena: lunedì Shiro Daïmon, uno dei più grandi musicisti e danzatori contemporanei del teatro Nô giapponese, con lo spettacolo “Shiki – La Neige”, cerimonia di morte nella quale l’attore muore, si reincarna, passa dal maschile al femminile e raggiunge l’essenza dell’essere umano. L’artista incontrerà inoltre il pubblico il giorno dopo con una conferenza danzata. Mercoledì la compagnia peruviana Gaia Teatro con lo spettacolo “Los Mundos de Fingerman”, performance che mescola mimo e manipolazione, ritmo e movimento. A seguire è previsto un incontro con la compagnia. Venerdì sarà il momento di “La Vieille et la bête” di Ilka Scönbein, Theater Meschugge/Le Grand Parquet, favola per adulti a metà strada tra il giapponismo del butoh e l’espressionismo del miglior teatro tedesco. Il fil rouge è la storia dei fratelli Grimm “L’asinello”, in cui si racconta di una regina che diede alla luce un asinello. L’artista si trasforma in scena, grazie a straordinarie metamorfosi, in giovane ballerina, vecchia agonizzante o asinello innamorato! E “The Last Supper” del regista e attore svizzero Markus Zohner, spettacolo sulla vendetta e sul perdono e sulle profonde domande che nascono dopo che i valori umani, sociali e morali sono stati distrutti dalla guerra. Come l’esperienza in Kosovo, territorio nel quale il conflitto armato ha dilaniato moralmente e materialmente due popoli, quello albanese e quello serbo. A seguire ci sarà l’incontro con la compagnia.
Anche quest’anno, infine, una sezione sarà dedicata al teatro ragazzi con il concorso Fringe L’AltroFestival, cinque le compagnie prescelte: Scarlattine Teatro/Luna e Gnac/Michele Cremaschi con “Il giorno prima dell’inizio del mondo”; Drammatico Vegetale-Ravenna Teatro con “Brum”; Santibriganti Teatro con “La servente”; Compagnia Teatrale Corona con “Né santi né soldi” e Nautai Teatro con lo spettacolo “Core”. Alla giuria, di giovanissimi, l’arduo compito di scegliere il miglior spettacolo. Domenica 31 ottobre chiuderà il festival il concerto di Christoph Haas, “Musica per l’anima”.