“Nella camera dei bambini del 1° atto ci sono “le cose” che appartenevano all’infanzia di Liubov e Gaiev. Le battute di Liubov non lasciano dubbio in proposito. L’indicazione di Cecov è: la camera che è “ancora” chiamata la camera dei bambini. E in quell’”ancora” è racchiuso, con estrema densità, il senso che probabilmente Cecov voleva dare a tutto l’ambiente-scena-racconto-situazione”.
Il giardino dei ciliegi – Appunti di regia di Giorgio Strehler
Diario di prove dello spettacolo da gennaio ad aprile 1974. Riflessioni su Cecov, sul testo e sulla sua interpretazione.
Il testo de “Il Giardino dei Ciliegi” di Anton Cechov