Bavagli e diritto alla privacy: giornata del silenzio indetta dalla FNSI

9 luglio 2010: giornata del silenzio
9 luglio 2010: giornata del silenzio
9 luglio 2010: giornata del silenzio

Anche Krapp’s Last Post aderisce oggi alla giornata del silenzio indetta dalla FNSI per protestare contro il disegno di legge sulle intercettazioni.
Nonostante questa sia una testata teatrale, e dunque non direttamente interessata alla diffusione di contenuti a carattere investigativo e/o giudiziario, ritieniamo però che la partecipazione a questa giornata di sensibilizzazione rappresenti per noi, oltre che un modo di solidarizzare con chi vede limitato il proprio mestiere, soprattutto una protesta verso l’impossibilità da parte dei comuni cittadini di accedere ad atti formalmente di dominio pubblico.

Resta ovviamente inalienabile il sacro diritto alla privacy (per chiunque, dal nostro punto di vista) che Klp, a modo suo, sostiene e difende attraverso la possibilità di commentare su questo sito in modo del tutto anonimo, se lo si desidera. Noi continuiamo a confidare fermamente nel fatto che un concetto (al pari di un’opera d’arte) non debba necessariamente essere accompagnato da un nome e cognome per avere vita propria e dignità d’esistere. E’ una precisazione che ritenevamo fosse utile fare a seguito di alcune considerazioni espresse all’interno di recenti interventi da parte dei lettori (ci riferiamo ad alcuni commenti alla recensione su I Demoni di Peter Stein), e questa ci è parsa l’occasione più congrua per ribadirlo senza mezzi termini e in maniera ufficiale.

Stiamo divagando… Per oggi Klp si ferma qui.

Se intendete approfondire le tematiche inerenti l’iniziativa odierna e sostenere la protesta vi invitiamo a visitare le pagine di Lettera22 – Associazione Indipendente di Giornalisti.

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  1. says: Bruno Bianchini - KLP

    Per la verità no, caro gogle_2, per il momento il terreno ci sembra tutt’altro che pericoloso. Avresti espresso la stessa opinione con tanta leggerezza se fossi stato obbligato a renderti riconoscibile con nome e cognome? Non ci interessa particolarmente chi commenta ma principalmente quello che si dice. Desideriamo che questo sia soltanto un luogo dove ci si possa esprimere liberamente, sta poi all’onestà intellettuale e all’educazione di chi scrive (e al controllo di chi controlla, cioè noi) fare in modo che anche i commenti possano essere uno spazio di costruttiva discussione. Grazie a te.

  2. says: gogle_2

    Vi chiedo scusa in anticipo…..Non stavate affatto divagando…Il problema è molto serio. ll paradosso per far far quadrare il cerchio che esponete nel vostro editoriale è questo: Privacy = anonimato, o quasi. Scrivere in modo anonimo è quì elevato a concetto di libertà….. Libertà di che e verso che cosa… Ma vi rendete conto di cosa state proponendo? Non vi pare un po in con traddizione con il concetto stesso di giornalismo che sta alla base della stessa protesta odierna? Il prossimo passo sarà anche quello degli articoli anonimi? Non vi pare che state scivolando su un terreno pericoloso?
    Grazie

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