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I mondi possibili di Peter Nebreda

retales
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Retales (photo: peternebreda.com)
Scampoli di una quotidianità in continua evoluzione e rivoluzione. Così il giovane artista spagnolo Peter Nebreda, al suo primo lavoro in solitaria, sceglie di avvicinare il pubblico ad una figura emarginata dalla società per antonomasia: il vagabondo o, come lui preferisce definirlo, “una persona che vive per la strada e passa il tempo inventando un altro mondo”.

È proprio la lievità di quest’esistenza alternativa a trasportare lo spettatore in un percorso quasi fiabesco, che non necessita di parole. Le arti del teatro di strada e la gestualità permettono a Nebreda, attraverso i trucchi della giocoleria e l’agilità circense, di dar vita ad un’atmosfera immaginifica.
Seppur non particolarmente originale, la scelta scenografica restituisce la poetica su cui l’artista vuol costruire lo spettacolo. Il numeroso ed eterogeneo pubblico, partecipe e caloroso nella serata di debutto del festival delle Cantinelle di Biella, si fa con piacere trasportare dalle emozioni che Nebreda è capace di estrapolare.
Proporre un’esistenza in cui la miseria e la solitudine cambiano i connotati a cui siamo socialmente abituati fa riflettere su quanto il proprio percorso dipenda, alla fine, solo da se stessi. Retales è un inno alla vita, qualunque essa sia, perché se è evidente che un pezzo di pane duro sia difficile da mandar giù, l’alternativa (e non la soluzione) c’è, anche se magari subito può bruciare.
Ciò che affascina è la magia di creare quel qualcosa dal nulla: complice solo l’immaginazione e la fantasia. Viene da chiedersi cosa sia la serenità. Trovare sempre un’alternativa? Esser lievi ed agili nel districarsi nel gioco della vita? Questo è quanto pare suggerire l’artista di Burgos, interessato a proporre un personaggio solare ma allo stesso tempo vulnerabile. Davanti a tutto una dignità che non ha nulla a che fare con la condizione sociale.

E quando tutto sembra felicemente compiuto, irrompe quella preoccupante sirena della polizia: simbolo di paure e delle difficoltà del vivere, capaci di portare anche il nostro eclettico uomo della strada a nascondersi. Un’inquietudine ricalcata, nell’ultima scena, da un’offerta di sé e del proprio compagno di ventura che, smontando la leggerezza precedente, mette un po’ tutto in discussione. In attesa di ricominciare un nuovo giorno.

RETALES
di e con Peter Nebreda
durata: 48′
applausi del pubblico: 2′ 32”

Visto a Biella, Lanificio Pria, il 17 maggio 2008
Festival Teatro delle Cantinelle

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