Gli Sguardi sul teatro veneto, da oggi a Belluno

Gigio Brunello
Gigio Brunello
Gigio Brunello
Come promesso nelle precedenti edizioni, Sguardi, la festa/vetrina del teatro contemporaneo veneto, come ama definirsi, mantiene la sua natura girovaga e, dopo Padova e Venezia, arriva a Belluno per la terza edizione.

La rassegna continua così a spostarsi fra i capoluoghi di provincia, confermando l’intendo di «aprire i recinti» (piccoli ma fortificati) della realtà veneta, creando un’occasione sia di confronto che di visibilità delle migliori produzioni teatrali professionali del territorio.

Anche quest’anno la Regione Veneto ha rinnovato il suo sostegno alla PPTV, Produttori Professionali Teatrali Veneti, l’organizzatore della vetrina, che ha ricevuto per l’occasione anche il prezioso patrocinio della Fondazione Dolomiti Unesco.
Sono tre infatti i comuni dell’area dolomitica – Belluno, Feltre, Ponte delle Alpi – che parteciperanno al progetto, mettendo a disposizione oltre alle sale teatrali anche gli spazi più suggestivi delle loro città.

Creare mercato, rendere più forte il legame con il territorio, stabilizzare il rapporto con gli enti locali, far capire che il teatro professionale non è solo un valore culturale ma un motore di economie, sono alcuni degli obiettivi che la PPTV metterà sul tavolo di Sguardilab: il convegno nazionale rivolto agli operatori teatrali che oggi, mercoledì 19 settembre alle 14.30, aprirà la “festa”.
Un tavolo di lavoro partito già lo scorso anno a Venezia e che quest’anno, passando attraverso il tema delle residenze teatrali, avrà lo scopo di redigere un testo utile per un effettivo rinnovamento legislativo.

La rassegna proseguirà poi con la vetrina vera e propria il 20, 21 e 22 settembre, dove le 24 compagnie selezionate – tra una cinquantina di richieste pervenute – metteranno in gioco tutta la loro professionalità.
Una sfida e un investimento per tutti, ha sottolineato Paolo Bonaldi, coordinatore artistico di Sguardi, durante la conferenza stampa. Il regista e collaboratore dello Stabile di Bolzano ha evidenziato che le scelte del comitato artistico hanno voluto premiare a tutti gli effetti la professionalità delle compagnie, allo scopo di distinguerle in modo sempre più evidente dalle realtà amatoriali, che pur essendo a volte un buon viatico, monopolizzano a dismisura sia l’attenzione sia le economie degli enti locali veneti.

Quattordici spettacoli in formato completo, sei “trailer” teatrali della durata di venti minuti per la sezione Colpo d’occhio e quattro eventi per la nuova sezione occhio al territorio, riempiranno da mattina a sera le tre giornate di programmazione.

Dagli affreschi bucolici di Atelier Teatro Danza/Proscenio a quelli digitali del Tam Teatromusica, dai burattini di Gigio Brunello alle macchine teatrali di Antonio Panzuto, dai racconti familiari di Tib Teatro a quelli musicati da Amistad, dalla comicità di Barabao Teatro al diversamente comico di Vasco Mirandola, dal videodramma di SlowMachine all’aperitivo letterario con Antonella Morassutti che omaggia Dino Buzzati. E poi, ancora, i demoni di Lewis Carroll di Daniel De Rossi e il mito di Gesù di Viva Opera Circus/Compagnia Franceschini, i sogni dostoevskijani di Teatro Scientifico e i fagotti di Citepò, il doppio bergmaniano di Ailorus e la surreale barberia di Montecitorio raccontata da Michela Mocchiutti. Solo per citarne alcuni. Insomma una apertura a tutti gli ambiti e a tutti gli stili.

E una continua apertura anche nei confronti dei più giovani. Sia la parte organizzativa che artistica di Sguardi è concorde nel dare il via, subito dopo l’edizione, ad un sistema di “tutoraggio” per aiutare la crescita professionale delle compagnie più acerbe, mettendo a loro disposizione maestranze e professionisti del settore, e tutti gli strumenti che ancora mancano nella cosiddetta “cassettina degli attrezzi”.
A questo punto… che la festa abbia inizio!
 

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