Il 19 giugno alle ore 14.30 presso la Casa di reclusione di Milano Opera debutta la compagnia Opera Liquida in “I luoghi dell’altro – ninna nanna anestetica per materiali organici organizzati”, che vede in scena gli attori-detenuti della sezione “comuni”.
Opera Liquida nasce dalla collaborazione tra Francesco Mazza, regista, attore e direttore artistico di Argòmm Teatro, teatro milanese di resistenza culturale in zona Niguarda e Ivana Trettel, drammaturga e organizzatrice teatrale che hanno condotto il laboratorio dentro il carcere di Opera con Gianni Lamanna, regista e attore ed Elena Mearini, attrice.
Prezioso l’incontro con Caterina Filice, costumista e docente di Laboratorio del Costume alla scuola di Fashion Design della Naba (Nuova Accademia di Belle Arti di Milano), che, guidando con passione i ragazzi del suo corso, ha fatto progettare e realizzare i raffinati costumi e la scenografia per lo spettacolo.
Fondamentali sono stati il sostegno al progetto della NABA e la collaborazione con Anna Cardani, docente di Modello e Confezione.
Per la scrittura del testo siamo partiti dalla cronaca contemporanea che in questi mesi ci ha attraversato.
Abbiamo cercato una motivazione forte, la risposta a un’esigenza comune, perché il teatro diventasse l’amplificatore dei nostri pensieri, delle nostre riflessioni.
Il testamento biologico e il senso della vita in stato vegetativo hanno sublimato il bisogno di parlare di noi, del coma emotivo che spesso attanaglia chi vive la condizione di recluso.
Abbiamo trovato dubbi e delicatezza.
Abbiamo scritto molto.
La nostra iperbole ci ha permesso di giungere in un non luogo, in un non tempo, dove i sistemi di pensiero s’intrecciano nelle infinite sfumature di grigio, dove non esistono sentenze, dove la verità non ha un solo volto.
Dove i dubbi restituiscono vita, spessore e consistenza.
In un futuro non definibile il sistema ha deciso di mantenere i detenuti in coma farmacologico.
I Semplificati trascorrono la loro condanna dormendo, permettendo di risparmiare risorse importanti: sorveglianza, spazi, prevenzione, reinserimento. Una delegazione in visita all’Istituto Semplificatore vuole conoscere il nuovo ‘modello’ e comprendere se è applicabile ovunque.
I Semplificatori sono il tramite tra i Semplificati e la Delegazione. Sono coloro che vedono da vicino e pertanto conoscono a fondo e di conseguenza non hanno certezze.
I De-semplificati, detenuti risvegliati temporaneamente, secondo il protocollo, parlano attraverso le poesie dei nostri attori, portano le loro voci senza filtri, e permettono alla delegazione “l’intervista” per comprendere le ricadute emotive che questa nuova prassi ha sugli individui. Oderfla, essere assoluto, parla attraverso le immagini del poeta Akim.
In occasione del debutto sarà allestita una mostra dei progetti con i bozzetti ed alcuni costumi realizzati dagli studenti del corso di Laboratorio del Costume della Naba, tra i quali è stato scelto il progetto realizzato per lo spettacolo.
Le fotografie sono di Annalisa Cimmino, la produzione video della Fairy Tails, casa di produzione milanese, a loro, alla Casa di Reclusione Milano Opera, ad Argòmm Teatro e alla Naba, il nostro ringraziamento.
Ingresso a inviti con autorizzazione. Per informazioni: operaliquida@tiscali.it