I Pro e Contra di Dostoevskij secondo Archivio Zeta. Videointervista

Archivio Zeta Pro e contra (photo: archiviozeta.eu)
Archivio Zeta Pro e contra (photo: archiviozeta.eu)

Come ogni estate dal 2003, il Cimitero Germanico, situato sul passo della Futa, ha fatto da sfondo a un bellissimo progetto teatrale ideato dalla Compagnia Archivio Zeta.
Dopo Eschilo, Kraus, Pasolini, Shakespeare, Cortazar, Sofocle è stato Fëdor Dostoevskij ad essere protagonista del suggestivo luogo dove sono sepolti più di 30.000 giovani soldati tedeschi morti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Fra luglio ed agosto gli spettatori, risalendo il muro di pietra arenaria grigia, che avvolge il monte fino alla cima, circondando i sepolcri, si sono spinti sino sino al muro piramidale che a forma di scheggia avvolge il cortile d’onore, sotto il quale si trova la cripta commemorativa, per assistere in un percorso diviso in stazioni a “Pro e contra” dedicato a Dostoevskij.

Il progetto ideato, scritto e diretto da Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni, è ispirato all’opera di Dostoevskij e in particolare ad alcuni frammenti del racconto “Il sogno di un uomo ridicolo” (del 1877) e ad alcune scene del romanzo “I fratelli Karamazov” (1879), tratte soprattutto dal libro V della parte II (che nel romanzo si intitola appunto Pro e contra).

In un giorno di tuoni e fulmini, abbiamo intervistato proprio Guidotti e Sangiovanni per sapere da loro non solo i contorni del progetto e la loro metodologia di lavoro, ma anche il motivo di un luogo così significativo, che incide in modo determinante sulle loro scelte e sul modo di porle in scena.

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