Orazione intima. Artaud e la sfida di Isole Comprese

Orazione intima (photo: volterrateatro.it)

Intervista a Elena Turchi e Gillo Conti Bernini di Isole Comprese Teatro in occasione delle repliche di Orazione Intima a Volterrateatro 2011

Orazione intima (photo: volterrateatro.it)
Orazione intima (photo: volterrateatro.it)

“Orazione intima” è un lavoro totalmente autoprodotto, nato e strutturatosi nell’ambito di un ciclo di laboratori all’interno di un percorso per il recupero dalle dipendenze. E’ qui che Gillo Conti Bernini prova a confrontarsi con la sua prima esperienza teatrale, un’esperienza da cui, egli stesso confessa, ha ricevuto fortissime emozioni.

“Un’anarchia, senza ordine né legge, le leggi e i comandamenti non esistono senza il
disordine della realtà, il tempo è la sola legge. Continuerò a disarticolare ogni cosa,
nella vita degli universi, perché il tempo sono io.”
(Antonin Artaud – “Per gli analfabeti”).

E’ su un mostro sacro del novecento, Antonin Artaud, e sulla sua lettera agli analfabeti, che la regista Elena Turchi, con Alessandro Fantechi di Isole Comprese Teatro, mette alla prova questo giovane esordiente: “Se in un mese lo impari a memoria, il ruolo è tuo” gli promette.
Da qui la rivelazione di una qualità e sensibilità artistica che convince la compagnia ad investire su questa sovversiva preghiera che è “Orazione intima” e sulla personalissima interpretazione di Gillo.

“Due innamoramenti che si sono incontrati”: quello con il percorso di fuoriuscita dalle dipendenze di Gillo e quello con il testo di Artaud, un testo che l’attore ha letteralmente “preso in carico”, offrendo una prova in cui l’angoscia del rivoluzionario drammaturgo marsigliese viene declinata nel dolore collegato ai trascorsi dell’attore in scena.

La prassi teatrale di Isole Comprese, compagnia nata nel 1998, opera nel sociale e nelle situazioni di marginalità attraverso mezzi estremamente poveri: “Non abbiamo mai avuto una produzione, per questo spettacolo ci siamo preoccupati solo di comprare i palloncini, lo stereo è quello di casa” ci racconta Elena Turchi. Un progetto, quello artistico portato avanti con mille difficoltà dalla compagnia fiorentina, che è tutto, che è “la vita” e non potrebbe aver senso altrimenti, senza un amore totale che possa garantire un senso a questo sacrificio continuo, per poter continuare a sopravvivere nonostante tutto. A questo proposito, Elena Turchi si ricollega anche alla lunga collaborazione di Isole Comprese con Armando Punzo, altro percorso, quello della Compagnia della Fortezza e di Volterrateatro, irto di difficoltà ma segnato da passioni del tutto simili.

Chi desiderasse assistere ad una delle future repliche di “Orazione intima” o ad altri eventi organizzati da Isole Comprese potrà fare un salto allo spazio Seipuntozero Art Factory di Firenze, mentre a novembre è in programma a Palermo un laboratorio dal titolo “Just doing spazio.rischio.tempo” dove ci si concentrerà, oltre che sul teatro sociale, su performance, happening e contemporaneità dei linguaggi.

Abbiamo incontrato Elena Turchi e Gillo Conti Bernini all’interno del carcere di Volterra, nel corso dell’edizione 2011 di Volterrateatro. Buona visione.

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