A dieci anni dalla scomparsa di Jerzy Grotowski, regista teatrale polacco tra le figure di spicco dell’avanguardia teatrale del ‘900, il Centro di Ricerca per il Teatro di Milano propone una due giornate, a ingresso libero, su La frontiera del teatro. Grotowski 30 anni dopo.
Il 23 gennaio alle 11 sarà inaugurata la mostra fotografica Polvere di Maurizio Buscarino, l’unico ad aver fotografato con continuità il cosiddetto “terzo teatro” fin dai suoi albori (l’Odin Teatret di Eugenio Barba, il Living, Schumann e soprattutto Kantor e Grotowski). Saranno presentate per la prima volta in Italia le immagini scattate durante la messa in scena di Apocalypsis cun figuris a Milano nel ’79. La mostra rimarrà allestita fino al 31 gennaio.
E dopo la prima giornata di convegno, che proseguirà sabato 24, alle 18 sarà proiettato proprio Apocalypsis cun figuris, spettacolo creato nel 1969 e pietra miliare del teatro di ricerca per un’intera generazione, oltre che opera chiave del regista polacco. Parteciperanno al convegno, tra gli altri, Piergiorgio Giacché, Ermanno Olmi, Gabriele Vacis, Giovanni Dettori, Antonio Calbi, Renato Palazzi, Franco Ruffini, Renata Molinari…
E proprio in occasione del decennale dalla morte, che avvenne a Pontedera il 14 gennaio 1999, anche la Fondazione Pontedera Teatro ricorderà il maestro, che nell’86 aveva fondato, proprio nella cittadina toscana, il Workcenter of Jerzy Grotowski. Lo farà con il progetto Grotowski tra noi, che verrà presentato martedì prossimo al Teatro del Sale di Firenze. Quattro incontri, al Teatro Era, per ricordare il regista e la sua opera, che saranno curati da Carla Pollastrelli.