E’ possibile affidare a centinaia di orsetti gommosi il compito di raccontare l’umanità e le sue catastrofi? Secondo la compagnia catalana Agrupación Señor Serrano sì e, viene da aggiungere, anche con ottimi risultati.
“Katastrophe”, spettacolo di teatro d’oggetti e video che è stato presentato a Torino in occasione di Teatro a Corte, stupisce per le sue “semplici” trovate sceniche, per la drammaturgia silenziosa e ironica che si costruisce con lo scorrere dello spettacolo e per la divertente interpretazione dei quattro attori/manovratori/demiurghi presenti in scena.
Sul palco tre tavoli ospitano tante piccole scenografie; si intravedono orsetti gommosi e contenitori in vetro da chimica. A lato della scena, a vista, il tavolo da regia con gli schermi rivolti verso il pubblico, e sullo sfondo un megaschermo da proiezione.
Diego Anido, Martì Sanchez Fibla, Àlex Serrano e Pau Palacios, i folli performer-creatori di questo gioco scenico, entrano con addosso enormi teste da orsetto. Senza dire una parola iniziano a muoversi sul palco, ballano, bevono birra e dopo poco, posate le teste di gomma, cominciano il loro lavoro concentrandosi sul primo tavolo e su una telecamera che riprende da vicino gli oggetti.
Mentre sullo schermo scorre la storia di una tranquilla comunità di orsetti, sul tavolo i performer danno il via alla prima reazione chimica che, nel giro di pochi secondi, trasformerà un inerte liquido in una dilagante schiuma che riempie buona parte del tavolo, travolgendo il villaggio degli orsetti.
A video scorrono, in un loop remixato e montato dal vivo, le sequenze della “tragedia” accompagnate da musica elettronica e dall’impassibilità dei performer che accennano un ballo, bevono birra e si congratulano fra loro per il buon lavoro.
L’azione si sposta sugli altri tavoli e, mentre gli orsetti di gomma vengono turbati da catastrofi naturali, guerre e sempre più travolgenti reazioni chimiche, i quattro performer si divertono, giocano e scherzano fingendo omicidi e risurrezioni, e manifestando indifferenza per le sorti di questa piccola comunità di gomma il cui destino sembra assomigliarci.
Dalla platea si fa pian piano strada la certezza di assistere ad un gioco molto ben orchestrato che parte dalla semplicità drammaturgica per arrivare a sommare più livelli di lettura. Ai nostri occhi i quattro perfomer sembrano quasi Dei intenti ad “ammazzare il tempo”, divertendosi alle spalle di ignare e impotenti comunità.
Il parallelo con gli esseri umani diventa concreto ed evidente in una particolare reazione chimica, l’unica pre-registrata a video: piccoli becker di vetro pieni di zucchero, riempiti di acido solforico, si trasformano in pochi secondi in cilindri fumanti e carbonizzati che dopo poco crollano a terra. Con un’astrazione simbolica e essenziale Agrupacion Señor Serrano ci fa rivivere l’attacco alle Torri Gemelle in maniera essenziale ma diretta.
Incuriosendo la sala con le più svariate reazioni chimiche la compagnia, nata nel 2006 a Barcellona, riesce a scatenare altrettante reazioni emotive, proponendo uno spettacolo che scorre veloce grazie ad un ritmo che non si ferma mai.
Katastrophe
idea originale di Àlex Serrano e Pau Palacios
performers-creatori: Diego Anido, Martí Sanchez Fibla, Àlex Serrano e Pau Palacios
produzione e assistente regia: Barbara Bloin
sistemi interattivi e video: Martí Sánchez-Fibla
realizzazione video: Josep Maria Marimon
realizzazione maschere: Silvia Delagneau
assistente luci: Alex Aviñoa
consulenza scientifica: Irene Lapuente (La Mandarina de Newton)
musiche: Roger Costa (gummies, spaces e metals)
cantante: Susanna Abellán (gummies)
consulente di progetto: Víctor Molina
management: Agente129/Iva Horvat
coproduzione: Agrupación Señor Serrano e Festival Hybrides de Montpellier
con la collaborazione di: CONCA (Consell Nacional de la Cultura i de les Arts de la Generalitat de Catalunya) INAEM (Instituto Nacional para
las Artes Escénicas y de la Música, Ministerio de Cultura / con il sostegno del Centre National des Écritures du Spectacle (La Chartreuse, Villeneuve- lez-Avignon), Stalker Teatro (Torino), Programme Odyssée – ACCR (Ministère de la Culture e de la Communication, Francia) e Sala Beckett
durata: 60′
applausi del pubblico: 2′ 30”
Visto a Torino, Teatro Astra, il 1° agosto 2014
Teatro a Corte